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Bonus Colonnine Elettriche: ecco l’elenco dei beneficiari

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Bonus Colonnine Elettriche: ecco l’elenco dei beneficiari
È disponibile il decreto territoriale che trasmette l’elenco dei beneficiari del Bonus Colonnine di Ricarica che hanno eseguito il lavori nel corso del 2023

Il Bonus Colonnine Elettriche incentiva l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, con l’obiettivo di premiare il passaggio a una mobilità green che ancora stenta a decollare. Chi sono i nuovi beneficiari del Bonus?

È disponibile, sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il decreto direttoriale che trasmette l’elenco di coloro che possono usufruire dell’incentivo e del contributo assegnato in relazione alle spese per l’acquisto e la relativa posa in opera delle infrastrutture di ricarica effettuate nel periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, per le quali le domande erano state inviate dal 15 febbraio al 14 marzo scorsi (“nuova riapertura 2023”).

Nell’elenco dei destinatari del bonus, accanto a ogni beneficiario, identificato dall’ID della domanda, è indicato il contributo concesso.

In cosa consiste il Bonus Colonnine Elettriche?

Il bonus, come previsto dal Dpcm 4 agosto 2022, eroga un contributo, nei confronti di persone fisiche o condomini, per l’acquisto e posa di infrastrutture per la ricarica, di potenza standard, dei veicoli alimentati ad energia elettrica (come ad esempio colonnine o wall box). Il limite massimo del contributo, pari  all’80% del prezzo di acquisto e posa, è di 1.500 euro per gli utenti privati e fino a 8.000 euro in caso di installazione sulle parti comuni degli edifici condominiali

Il decreto specifica che Invitalia, soggetto che gestisce la misura, procede allo svolgimento di controlli a campione sulle richieste di contributo, disposti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, verificando la veridicità delle dichiarazioni e della documentazione presentate dai soggetti richiedenti. A tal fine, può effettuare accertamenti d’ufficio, verifiche e ispezioni in loco, delle qualità e dei fatti riguardanti le dichiarazioni e documentazione presentate.

I contributi concessi possono essere revocati nel caso in cui sia riscontrata la falsità delle dichiarazioni rese o l’irregolarità della documentazione prodotta nel corso di tutto il procedimento amministrativo. La revoca è disposta dal Ministero con provvedimento motivato e comporta per il soggetto beneficiario l'obbligo di restituzione del contributo entro sessanta giorni dalla comunicazione del provvedimento di revoca.