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Bonus Edilizi: come ereditare le quote residue?

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Bonus Edilizi: come ereditare le quote residue?
Andiamo a scoprire come funziona la successione per le quote residue dei Bonus Edilizi e quali regole è necessario seguire per non perdere l’agevolazione

Quando un immobile oggetto di lavori agevolati passa agli eredi, non sempre è chiaro chi possa continuare a godere delle detrazioni fiscali. Con il principio di diritto n. 7 del 2 ottobre 2025, l’Agenzia delle Entrate fa finalmente luce su uno dei punti più dibattuti dei Bonus Edilizi, fornendo un’interpretazione definitiva che elimina ogni incertezza per i contribuenti coinvolti in una successione.
Il documento prende le mosse dall’articolo 16-bis del Tuir, che disciplina le agevolazioni per gli interventi di recupero edilizio su edifici residenziali e relative pertinenze. La detrazione ordinaria è pari al 36%, ma può arrivare al 50% se il beneficiario è proprietario o titolare di un diritto reale di godimento sull’immobile destinato ad abitazione principale.
In caso di trasferimento della proprietà, le rate di detrazione non ancora utilizzate passano al nuovo titolare, salvo accordi diversi. Tuttavia, se il cambio avviene per successione, lo sconto Irpef spetta solo all’erede che mantiene la detenzione materiale e diretta del bene. Tale requisito deve sussistere per l’intero periodo d’imposta, come già chiarito dalla circolare n. 17/2023: se l’immobile è locato o concesso in comodato, anche solo per parte dell’anno, la detrazione non può essere fruita.
L’Agenzia precisa però che il possesso diretto non deve necessariamente esistere già nell’anno di apertura della successione. Ciò che conta è che l’erede detenga effettivamente l’immobile per tutto l’anno in cui intende utilizzare le quote residue. In pratica, una volta terminato un contratto di locazione o comodato, potrà riprendere a beneficiare delle rate non ancora godute.

Bonus Edilizi: ulteriori chiarimenti sulla successione

Il Fisco chiarisce inoltre che:
- se nell’anno di successione nessun erede ha la detenzione materiale dell’immobile, la quota di detrazione per quell’anno non è fruibile;
- negli anni successivi, chi acquisisce tale detenzione potrà utilizzare le rate ancora disponibili;
- la detenzione deve valere per l’intero anno fiscale, dal 1° gennaio al 31 dicembre, pena la perdita del beneficio per quell’annualità.
Nel caso in cui più eredi si alternino nella detenzione del bene, il diritto alla detrazione dovrà essere ripartito in proporzione alla durata del possesso effettivo.
Infine, la stessa interpretazione vale non solo per le detrazioni legate al recupero edilizio, ma anche per gli altri Bonus Edilizi: dal bonus verde all’ecobonus, fino al superbonus. Un chiarimento che mette ordine e consente agli eredi di gestire con certezza le agevolazioni fiscali legate al patrimonio immobiliare.