1. Home
  2. Notizie e Mercato
  3. Bonus Prima Casa: quando incentiva anche il terreno?

Bonus Prima Casa: quando incentiva anche il terreno?

di
Bonus Prima Casa: quando incentiva anche il terreno?
Sicuro che il terreno sia incluso nel Bonus Prima Casa? Attento, senza una prova chiara potresti perdere l’agevolazione. Ecco cosa devi assolutamente sapere

Hai intenzione di acquistare una casa con un terrenoannesso e conti di ottenere le agevolazioni del Bonus Prima Casa su entrambi? Fermati un attimo: potresti avere delle sorprese. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha chiarito un aspetto cruciale che potrebbe costarti caro se sottovalutato. Scopri cosa serve davvero per far rientrare anche il terreno nel beneficio fiscale e come evitare gli errori che hanno portato un contribuente a perdere il vantaggio.
Con l’ordinanza n. 6160 del 7 marzo 2025, la Corte di Cassazione ha confermato che l’agevolazione “prima casa” può essere riconosciuta solo all’abitazione se manca una chiara e documentata destinazione del terreno adiacente come pertinenza dell’immobile.

Bonus Prima Casa: cosa dice la legge?

Secondo la normativa (articolo 1 della Tariffa, parte prima, allegata al Dpr n. 131/1986), il Bonus Prima Casa si applica a immobili non di lusso (escluse le categorie catastali A/1, A/8 e A/9) e può estendersi anche alle pertinenze, come chiarito dalla nota II-bis dello stesso articolo. Ma attenzione: questo vale solo se esiste un vincolo reale e volontario tra i beni, cioè se il terreno è effettivamente destinato a servizio dell’abitazione.

Cosa è successo nel caso esaminato?

Un contribuente aveva acquistato, con un unico atto, una casa e un terreno confinante. Aveva chiesto l’applicazione del Bonus Prima Casa per entrambi, ma l’Ufficio ha concesso l’agevolazione solo per l’abitazione, escludendo il terreno.
Il contribuente ha fatto ricorso, ma sia la CTP di Caserta che la CTR della Campania hanno dato ragione all’Ufficio. I giudici hanno sottolineato che:
- il beneficio era stato richiesto solo per il fabbricato;
- non vi era prova del vincolo pertinenziale;
- nemmeno la perizia allegata dimostrava tale relazione.
La Cassazione ha confermato questa linea, ricordando che il concetto di pertinenza si basa su una destinazione concreta e stabile del bene accessorio (in questo caso, il terreno) al servizio o all’ornamento dell’altro bene (l’abitazione).
Come ribadito dai giudici: “…non è sufficiente […] la teorica possibilità che una cosa possa eventualmente servire all’altra, […] è invece necessario che sussista una stabile destinazione, senza la quale la cosa al cui servizio […] la pertinenza è rivolta risulterebbe menomata, o comunque sostanzialmente diversa”.
Inoltre, il fatto che l’atto di compravendita riportasse due corrispettivi distinti per casa e terreno ha ulteriormente evidenziato la separazione economica e funzionale dei beni.

Morale? Occhio alla documentazione

Se vuoi estendere il Bonus Prima Casa anche a terreni o altri beni accessori, è essenziale dichiarare esplicitamente la volontà di creare un vincolo pertinenziale e fornire prove concrete di tale destinazione. Altrimenti, rischi di pagare più tasse del previsto.
Vuoi evitare brutte sorprese fiscali? Quando acquisti casa, non trascurare questi dettagli. Con il Bonus Prima Casa in gioco, ogni parola in atto conta.