Bonus Prima Casa su più immobili: quanto tempo per unirli?

di Marco Zibetti
Scopri cosa rischi se non rispetti le regole dopo l’acquisto di due immobili con il Bonus Prima Casa: un errore può farti perdere tutto, anche retroattivamente

Usufruire del Bonus Prima Casa per acquistare due immobili contemporaneamente è possibile, ma attenzione: se non unifichi le abitazioni nei tempi previsti, rischi la revoca delle agevolazioni. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione (n. 8139 del 27 marzo 2025) ha chiarito un punto chiave che potrebbe fare la differenza tra mantenere il beneficio o dover restituire tutto con gli interessi.
Il caso ha riguardato una contribuente che aveva acquistato due appartamenti, beneficiando per entrambi delle agevolazioni prima casa. L’Agenzia delle Entrate, in un primo momento, aveva riconosciuto il diritto al bonus, salvo poi revocarlo per uno dei due immobili. Il motivo? La contribuente non aveva unificato le due unità entro tre anni dalla registrazione dell’atto, come richiesto.

Quando si mantiene il Bonus Prima Casa su due immobili?

Questa doppia agevolazione è prevista, a condizione che:
- gli immobili siano contigui e destinati a diventare un’unica abitazione.
- l’unità risultante mantenga i requisiti richiesti per il Bonus Prima Casa.
In sede di ricorso, il primo grado di giudizio ha dato ragione alla contribuente. Ma la Corte di Giustizia Tributaria dell’Abruzzo e successivamente la Cassazione hanno ribaltato la decisione, sottolineando un principio fondamentale: l’impegno all’unificazione va rispettato entro tre anni dalla registrazione dell’atto. In caso contrario, il Fisco può revocare le agevolazioni.
Secondo i giudici, se la legge non prevede un termine preciso per adempiere a una condizione da cui dipende il beneficio, tale termine non può comunque superare quello a disposizione dell’ufficio per i controlli. In questo caso: tre anni.
La Corte ha anche fatto una distinzione importante tra due tipi di irregolarità:
- mendacio originario: i requisiti mancavano fin da subito. Il termine per i controlli parte dalla registrazione dell’atto.
- mendacio successivo: i requisiti vengono meno solo dopo. Il termine decorre da quando l’obbligo non è stato rispettato.
Nel caso specifico, l’avviso di revoca è stato notificato appena un mese dopo la scadenza dei tre anni dall’atto, ed è stato quindi ritenuto valido e tempestivo. Morale della storia? Il Bonus Prima Casa è un’ottima opportunità, ma solo se si rispettano tutte le condizioni. Anche quelle che sembrano solo “formalità”.


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