Bonus ristrutturazioni: come può beneficiarne il convivente?

di Marco Zibetti
Vediamo come il Bonus Ristrutturazioni può essere sfruttato anche dai familiari conviventi, per detrarre le spese senza essere proprietari dell’immobile

Se stai pensando di ristrutturare casa, forse non sai che anche i familiari conviventi possono usufruire del Bonus Ristrutturazioni. Non è necessario essere proprietari dell’immobile: ciò che conta è partecipare attivamente alle spese dei lavori. Scopriamo insieme come funziona questa opportunità e quali requisiti sono richiesti per accedere alla detrazione grazie alla risposta dell’Agenzia delle Entrate al seguente quesito di un contribuente: “Il familiare convivente, non proprietario dell'immobile, può detrarre le spese sostenute per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio di cui all’articolo 16-bis del Tuir?”.

La risposta di Andrea Santoro su Fisco Oggi

La detrazione in esame spetta anche al familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento. Per familiari si intendono, a norma dell’articolo 5, comma 5, del Tuir, il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado. Per fruire della detrazione è sufficiente che il familiare attesti, mediante una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, di essere convivente, ed è necessario che il medesimo sostenga direttamente la spesa. Lo status di convivenza deve verificarsi già al momento in cui si attiva la procedura ovvero alla data di inizio dei lavori (risoluzione n. 136/2002) e sussistere al momento del sostenimento delle spese ammesse alla detrazione, anche se antecedente il predetto avvio.


Questo sito utilizza i cookies per offrirti un'esperienza di navigazione migliore. Usando il nostro servizio accetti l'impiego di cookie in accordo con la nostra cookie policy.