Cosa succede alle detrazioni fiscaliquando si vende solo una parte di un immobile ristrutturato? È una delle domande più frequenti (e insidiose) per chi ha investito nei lavori di casa e ora valuta una cessione. Tra quote, percentuali e interpretazioni normative, il rischio di perdere il beneficio è dietro l’angolo. In questo chiarimento dell’Agenzia delle Entrate facciamo luce su un caso concreto e molto diffuso, per capire quando il Bonus ristrutturazioni resta al venditore e quando, invece, può passare all’acquirente. Una risposta che può fare la differenza, soprattutto prima di firmare l’atto.
Ecco la domanda posta da un contribuente: “In caso di cessione di una quota di proprietà di un immobile da parte dell’unico proprietario che ha sostenuto le spese per lavori agevolabili di ristrutturazione, il diritto di detrazione passa all’acquirente?”.
Andrea Santoro risponde su FiscoOggi
Il trasferimento di una quota dell’immobile non è idoneo a determinare il contestuale trasferimento del diritto alla detrazione, che avviene solo in presenza della cessione dell’intero immobile. Qualora la vendita non riguardi il 100% del bene, l’utilizzo delle rate residue rimane in capo al venditore (circolare n. 24/2004). La residua detrazione, tuttavia, si trasmette alla parte acquirente se, per effetto della cessione pro-quota, quest’ultima diventi proprietaria esclusiva dell’immobile (ad es. comproprietario per metà che acquista l’altra metà) verificandosi, in tale ultima ipotesi, i presupposti richiesti dalla riportata disposizione normativa (circolare n. 25/2012).