Burocrazia: da dove partire per sconfiggere il ‘mostro’?

Edilizia di Marco Zibetti
Vediamo la posizione espressa da R.E TE. Imprese Italia nel corso dell’Audizione svoltasi in Senato sul ddl delega semplificazione e codificazione in materia di lavoro

Quando si parla di burocrazia si usa spesso il termine “mostro”. E non è un caso. La ragnatela di procedure e obblighi intrappola tutti, dalle imprese ai cittadini. Cosa fare per sconfiggere il mostro?

La posizione di R.E TE. Imprese Italia

R.E TE. Imprese Italia ritiene che la semplificazione normativa in materia di lavoro debba essere conseguita quale obiettivo primario, partendo dalle riduzioni degli adempimenti amministrativi, dalla razionalizzazione e semplificazione delle procedure e adempimenti sulla gestione dei rapporti di lavoro. È la posizione espressa nel corso dell’Audizione svoltasi in Senato, davanti alla Commissione Lavoro, sul ddl delega semplificazione e codificazione in materia di lavoro.

Secondo R.E TE. Imprese Italia, il rilancio della competitività presuppone necessariamente di intervenire per rimuovere gli ostacoli di sviluppo delle imprese come l’alta burocrazia e la scarsa chiarezza normativa, dovuta anche alla sovrapposizione alluvionale di provvedimenti legislativi.

Interventi legislativi in tal senso consentirebbero di andare nella direzione della certezza del diritto, riducendo la necessità di “chiarimenti interpretativi” e applicazioni discrezionali delle normative vigenti, che potrebbero generare difficoltà organizzative delle imprese e costi in caso di contenzioso.

“Fare impresa in Italia - sottolinea R.E TE. Imprese Italia - significa, infatti, ancora oggi, fare i conti con una burocrazia spesso ostile ed obsoleta, che fa prevalere inutili formalismi che disincentivano la competitività delle imprese sui mercati nazionali ed internazionali”.


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