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Campania: Housing Sociale, la giunta regionale destina 41 mln al fondo di rotazione

Lavori pubblici di
Una volta ammessi e valutati i progetti (presentati da enti pubblici e privati) si potrà accedere a un finanziamento senza interessi pari al 70% del progetto stesso


Una dotazione di quarantuno milioni di euro attivera' il Fondo rotativo di credito e di garanzia (costituito presso il Banco di Napoli) consentendo finanziamenti agevolati nel campo dell'edilizia secondo quattro linee di intervento. Il nuovo strumento finanziario utilizza risorse stanziate dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture (G.U. 104 del 6/5/2010) alla Campania (41.168.899,68 come da ripartizione) e destina la cifra ad interventi di Housing sociale.

In sostanza, una volta ammessi e valutati i progetti (presentati da enti pubblici e da privati) si potra' accedere ad un finanziamento senza interessi pari al 70% del progetto stesso usando risorse del fondo di rotazione. Nel contempo sara' possibile accedere a mutui con tassi agevolati grazie a convenzioni stipulate ad hoc con l'Abi. Condizione perche' questo avvenga e' che si destini il 30% degli interventi abitativi realizzati a chi ne ha veramente bisogno.

Ad illustrare oggi l'articolazione del bando il presidente Stefano Caldoro e l'assessore all'Urbanistica Marcello Taglialatela che sottolinenano l'unicita' di questo strumento finanziario applicato - per la prima volta in Campania - a un settore di grande rilevanza sociale.

''Questo provvedimento mira ad attuare una vera e propria rigenerazione urbana di qualita' - spiega Caldoro - recuperando parte dei fondi destinati all'edilizia popolare che la giunta precedente aveva dirottato per ripianare i debiti della sanita'. E' una iniziativa di housing sociale che mette insieme pubblico, privato e servizi e che mettera' in moto ingenti risorse dei privati''.

''Il provvedimento - spiega Taglialatela - va nella direzione di soddisfare le esigenze abitative della nostra comunita' e consentira' la realizzazione di 16mila alloggi di qualita' in tutta la Regione, di cui circa 2000 nella sola Napoli''.

''Pensiamo - aggiunge l'assessore - a qualcosa di completamente diverso dagli alloggi come quelli della 167 (la ben nota pianificazione abitativa si Secondigliano, quartiere a nord di Napoli, considerata una sorta di 'ghetto', ndr) una vergogna da cancellare. In questa prospettiva abbiamo chiesto agli imprenditori e alle amministrazioni comunali di presentare progetti di costruzione di nuovi edifici che vantassero elevati standard qualitativi e che si possano destinare in parte all'edilizia sociale (il 30%) e nella restante al libero mercato''.

Il Fondo rotativo di credito e garanzia e' stato costituito presso il Banco di Napoli nel maggio 2009 (delibera 848 dell'8 maggio) ma non era mai stato attivato anche per le evidenti criticita' economiche-finanziarie della Campania.

Il fondo fornisce agli Istituti di Credito parte del capitale impiegato per la concessione dei mutui agevolati e conseguentemente riduce l'onere per interessi passivi gravante sui mutuatori per la realizzazione dei programmi di Edilizia residenziale pubblica.

In parole semplici le imprese pagheranno interessi (comunque vantaggiosi perche' definiti da convenzioni ad hoc che la Campania sta discutendo con l'Abi) agli istituti bancari che metteranno a disposizione il 30% della somma complessiva dell'investimento. Mentre il restante 70% sara' coperto dal fondo rotativo di credito e garanzia.

La restituzione avverra' in rate che andranno in parte a ricostruire il fondo (70%) ed in parte a coprire il mutuo bancario. Questo permettera' di rimettere in moto il meccanismo. Superata la fase di messa a regime - che viene quantificata in 5 anni, il fondo di rotazione diventera' autonomo. Quindi non si avvarra' di nuovi stanziamenti regionali.

''E' un'operazione a costo zero per la Regione'' insistono Caldoro e Taglialatela avanzando una prima stima delle risorse che questo provvedimento mettera' in moto:''tra i 150 ed i 200 milioni di euro''.