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Cappotto termico: perché vale la pena anche in estate

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Cappotto termico: perché vale la pena anche in estate
Grazie al contributo di Cortexa, andiamo a scoprire come il cappotto termico migliora il comfort e aiuta a tagliare i consumi anche nei mesi più caldi

Se pensi che il cappotto termico serva solo a isolare dal gelo invernale, è il momento di cambiare prospettiva. Cortexa, con una nuova guida tecnica, dimostra come questa soluzione sia altrettanto efficace nel proteggere gli edifici dal caldo, migliorando il comfort abitativo nei mesi estivi. In un contesto climatico sempre più estremo, dove le estati diventano ogni anno più afose e i consumi di energia per il raffrescamento crescono in modo allarmante, il cappotto termico si rivela uno strumento chiave per contenere costi, emissioni e temperature.
Nel 2024 la temperatura media globale ha superato di oltre 1,5°C i livelli preindustriali, e si prevede che entro il 2050 l’uso dei condizionatori in Italia passerà dal 27% a oltre il 40%. Per affrontare questa sfida, l’Unione Europea punta alla neutralità climatica promuovendo interventi di riqualificazione edilizia. Il Sistema a Cappotto è tra le soluzioni più efficaci: non solo isola, ma rallenta l’ingresso del calore, riducendo il fabbisogno di raffrescamento.

I vantaggi del cappotto termico in estate

Le pareti dotate di cappotto acquisiscono una maggiore capacità termica, contribuendo a stabilizzare la temperatura interna e a migliorare l’efficienza energetica dell’edificio. “Lo strato isolante installato all’estradosso della parete può infatti ridurre efficacemente lo scambio di calore tra la superficie esterna e l’ambiente interno, mantenendo così una temperatura interna inferiore”, spiega Fabio Raggiotto, membro della Commissione Tecnica Cortexa.
Secondo il documento tecnico Cortexa, un cappotto ben progettato, certificato ETA, marcato CE e posato correttamente, è in grado di ridurre drasticamente il flusso di calore entrante in estate. I parametri chiave da considerare sono la trasmittanza termica periodica e il fabbisogno di raffrescamento, che devono essere valutati secondo le normative nazionali.
Infine, il comfort percepito è un dato concreto: un’indagine condotta nel 2024 su 700 progettisti ha rivelato che il 30% dei clienti sceglie il cappotto termico proprio per migliorare il benessere estivo in casa. Un’esigenza crescente che trova risposta in una soluzione capace di dimezzare il consumo dei condizionatori e proteggere le abitazioni dalle ondate di calore.