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Cedolare secca: quando va comunicata all’inquilino?

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Cedolare secca: quando va comunicata all’inquilino?
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Lo chiarisce l’Agenzia delle Entrate rispondendo a un contribuente che ha stipulato un contratto di locazione per un appartamento e ha scelto la cedolare secca

La cedolare secca  è un regime fiscale facoltativo, che prevede per i proprietari di casa il pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali. Il locatore deve comunicare la sua scelta all’inquilino? Se sì, come e quando? Lo chiarisce il Fisco rispondendo a un contribuente. Ecco il quesito.

“Ho stipulato un contratto di locazione di un appartamento per uso abitativo. Per usufruire del regime della cedolare secca, in esso ho fatto inserire la clausola con la quale rinuncio a richiedere l’aggiornamento del canone. Devo comunque mandare la raccomandata all’inquilino per informarlo della scelta di tale regime e della rinuncia a qualsiasi aggiornamento del canone?”.

La risposta di Paolo Calderone su FiscoOggi

Nel caso prospettato nel quesito non è necessario che il locatore invii la comunicazione per informare il conduttore di volersi avvalere del regime della cedolare secca.

Infatti, la rinuncia all’aumento del canone di locazione a qualsiasi titolo, alla quale la legge subordina la possibilità di esercitare l’opzione per accedere all’agevolazione fiscale, va comunicata all’inquilino per raccomandata (o posta elettronica certificata) solo nei casi in cui non è stata già prevista nel contratto.