Cedolare secca: si può scegliere se l’immobile è all’estero?

Immobiliare di Marco Zibetti
Un contribuente italiano, proprietario di un’abitazione affittata che si trova in uno Stato estero, potrebbe richiedere il regime fiscale della cedolare secca?

La cedolare secca è un regime facoltativo che consiste nel pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali per la parte derivante dal reddito di un immobile affittato. Vi proponiamo il quesito di un contribuente e la risposta dell’Agenzia delle Entrate.

“Un cittadino con residenza fiscale in Italia, proprietario di un’abitazione che si trova in uno Stato estero, potrebbe richiedere il regime fiscale della cedolare secca qualora concedesse in locazione detto immobile?”.

La risposta di Paolo Calderone

La risposta è negativa. Come più volte precisato dall’Agenzia delle Entrate (si veda, per esempio, la circolare n. 26/2011), i contratti di locazione riguardanti immobili situati all’estero non rientrano nel regime di tassazione sostitutivo disciplinato dal decreto legislativo n. 23/2011 (articolo 3).

I relativi redditi, infatti, non costituiscono redditi “fondiari”, cioè quelli direttamente interessati dalla normativa sulla cedolare secca, ma rientrano nella categoria dei redditi “diversi” indicati nell’articolo 67, comma 1, lett. f) del Tuir.


Questo sito utilizza i cookies per offrirti un'esperienza di navigazione migliore. Usando il nostro servizio accetti l'impiego di cookie in accordo con la nostra cookie policy.