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Chiusura della settima edizione di Vegetalia AgroEnergie

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Vegetalia AgroEnergie, salone nazionale delle fonti rinnovabili di Cremona: l’agricoltura al centro di una nuova rivoluzione energetica.

Un’intensa tre-giorni di confronti, scambi commerciali, scenari politico-economici e scoperta delle tecnologie più innovative per la produzione di energia pulita.

Dalla settima edizione di Vegetalia AgroEnergie, il salone delle fonti rinnovabili che si è concluso oggi alla Fiera di Cremona, emerge un messaggio molto chiaro: il settore primario è indispensabile per la produzione di energia pulita.

Dal biogas al fotovoltaico, dalla filiera legno-energia alla cogenerazione, il ruolo che gioca l’agricoltura in questo settore è fondamentale. Non solo perché fornisce gli “strumenti” per la produzione di energia pulita (biomasse legnose, mais e sottoprodotti) ma soprattutto perché in questo modo le imprese agricole e zootecniche possono trovare un’importante integrazione al loro reddito in questo momento di difficoltà dell’intero comparto.

“Un’integrazione che non deve intaccare il core-business di un’azienda agricola – sottolinea Antonio Piva, presidente di CremonaFiere – che deve comunque rimanere la produzione a fini alimentari. Con la produzione di energia le aziende hanno però un’occasione importante da sfruttare per implementare il loro fatturato e contribuire in modo ancora più incisivo nella salvaguardia dell’ambiente.”

E l’ultima edizione di Vegetalia AgroEnergie ha dimostrato quando le aziende agricole stiano investendo in un settore che in Italia ha ancora un ampio margine di sviluppo; sono stati tre giorni intensi in cui l’interesse per le soluzioni tecnologiche, i seminari, i percorsi didattici e le migliori pratiche presentate, è stato palpabile.

20.037 i visitatori che non hanno mancato l’appuntamento con quello che è ormai uno dei principali punti di riferimento fieristici italiani per il settore. Non solo per le imprese agricole, ma anche per le famiglie e le amministrazioni pubbliche, che hanno potuto scoprire quali sono le soluzioni migliori per ogni esigenza.

“Attraverso Vegetalia AgroEnergie abbiamo voluto dare a imprese, istituzioni e famiglie uno strumento qualificato per entrare preparati in questo settore – ha aggiunto Antonio Piva. La produzione di energia necessita di studi approfonditi, aggiornamenti professionali e ricerca continua: a Cremona si poteva trovare tutto questo, e siamo molto soddisfatti di aver visto venire in Fiera un pubblico così numeroso e interessato. Inoltre, la collaborazione con alcuni tra i più importanti attori coinvolti nel settore, e mi riferisco in particolare ad ANCI e Legambiente, con cui abbiamo  proposto per la prima volta un convegno nazionale di tale spessore, ci ha consentito di offrire uno strumento di lavoro di altissimo livello.”

Gli stand di Vegetalia AgroEnergie sono infatti sempre stati affollati da un pubblico alla costante ricerca di informazioni dalle oltre 80 aziende internazionali presenti, che hanno presentato più di 320 soluzioni tecnologiche e servizi.

“Con Vegetalia AgroEnergie ci eravamo posti due obiettivi principali – ha concluso Piva: rilanciare il ruolo fondamentale dell’agricoltura nel settore, rispondendo quindi anche alle necessità che hanno le imprese per sviluppare questo business, e mettere in contatto aziende, amministrazioni e cittadini con il meglio che si trova sul mercato. Questi obiettivi sono stati pienamente raggiunti, e sono convinto che Vegetalia AgroEnergie possa rappresentare sempre più un propulsore importante e soprattutto un laboratorio qualificato per l’intero settore.