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Clivet: un incontro per le Rinnovabili

Energie rinnovabili di
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Progetto innovativo con tutta la filiera, coinvolgendo istituzioni, progettazione, installazione, distribuzione e industria

I sistemi in pompa di calore, destinati nei prossimi 10 anni a sostituire i tradizionali sistemi di riscaldamento e fortemente sostenuti dall’Unione Europea e dal Garante per l’Energia Elettrica ed il Gas in Italia, sono stati protagonisti di un evento da oltre 150 persone presso gli stabilimenti Clivet di Feltre.

A un anno dall’Open Day per i 20 anni di Clivet, l’azienda veneta da sempre pioniere nella tecnologia per un comfort che si prende cura dell’uomo e dell’ambiente, in collaborazione con il grossista Climatec di Santa Giustina, ha lanciato una nuova modalità di approcciare tutta la filiera del riscaldamento e climatizzazione con un evento dedicato ad enti ed amministrazioni locali, progettisti, installatori, distributori.

All’incontro, che ha avuto luogo presso gli stabilimenti Clivet di Feltre venerdì 21 maggio 2010, hanno aderito oltre 150 persone tra sindaci, tecnici comunali, progettisti ed installatori selezionati tra quelli più inclini all’innovazione e alla tecnologia della pompa di calore, nonché rappresentanti delle principali istituzioni locali quali il Presidente del Consorzio BIM Piave Belluno, il Presidente Comunità Montana Feltrina e il Referente Sportello Pubbliche Energie.

Scopo dell’innovativo evento “TECNOLOGIA, AMBIENTE e TERRITORIO uniti in un unico progetto basato sulle ENERGIE RINNOVABILI” è stato coinvolgere tutta la filiera mostrando concretamente quanto la tecnologia della pompa di calore sia il futuro dei sistemi di climatizzazione, sistemi in cui Clivet è specialista, vantando una leadership in numerosi segmenti del mercato e collaborazioni con importanti gruppi quali McDonald’s, Bennet, Auchan, Mc AthurGlen, IKEA, NH Hotels, Warner Village, UCI Cinemas, Microsoft.

Commenta il presidente Clivet Bruno Bellò: “La tecnologia della pompa di calore sicuramente è un elemento in sintonia con il territorio del Bellunese con potenziali di sviluppo del comparto energie rinnovabili oltre che occupazionale molto importanti e rappresenta il futuro del nostro ambiente, nonché un valido aiuto per il raggiungimento degli obiettivi assegnati all’Italia di aumento dell’uso delle rinnovabili, riduzione delle emissioni di CO2 e del consumo di energia primaria.”

I sistemi in pompa di calore infatti sono fortemente sostenuti dall’Unione Europea, che con la Direttiva 2009/28/CE del 23 aprile 2009 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili (nota come direttiva RES), riconoscendo l’energia contenuta in aria, acqua e terra come fonte rinnovabile di energia, ha inserito a pieno titolo le pompe di calore (che sfruttano questa energia) tra le tecnologie che utilizzano le rinnovabili equiparandole al solare termico, al fotovoltaico ed alle biomasse.

Non è un caso che proprio l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas in una recentissima delibera del 19 aprile 2010 - Rif.ARG/elt 56/10-, abbia riconosciuto la maggior efficienza energetica delle pompe di calore rispetto ai sistemi a combustione per il riscaldamento e la loro capacità di dare un contributo al conseguimento del cosiddetto obiettivo 20-20-20, privilegiando l’uso di un secondo contatore a tariffa agevolata (0,16 €/kWh contro i 0,30 €/kWh della tariffa D2) dedicato alla pompa di calore, che in questo modo diventa estremamente vantaggiosa anche dal punto di vista economico.

Tutti questi elementi sono chiaramente visibili all’interno del "Libro Bianco sulle Pompe di Calore" edito da ANIMA COAER, che dimostra come "solo" con un 30% di domanda di servizio coperto dalle pompe di calore, sia possibile una riduzione di energia primaria pari a 6,2 Mtep ed una riduzione di 14,2 milioni di tonnellate di CO2, un grosso contributo al raggiungimento dell'obiettivo del 20/20/20 nell'anno 2020 per l'Italia.

Continua Bruno Bellò:I sistemi ecologici in pompa di calore, rappresentano certamente il futuro dei sistemi di riscaldamento e climatizzazione, ma anche una sfida che va affrontata insieme a più livelli dove industria, istituzioni, progettazione, installazione e distribuzione hanno ruoli importanti e integrati tra loro, poiché come tutte le nuove tecnologie necessita di formazione e coinvolgimento di tutti gli attori.

Come Clivet siamo fermamente convinti che i sistemi in pompa di calore a ciclo annuale soppianteranno nei prossimi 10 anni i tradizionali impianti di riscaldamento e climatizzazione perché con un unico impianto permettono di riscaldare, raffreddare, produrre acqua calda sanitaria, rinnovare e purificare l'aria nelle abitazioni e nelle strutture collettive, sfruttando tutte le forme di energia solare ed abbattendo i consumi medi annuali di energia primaria anche del 50% le emissioni di CO2 del 45% rispetto ai sistemi tradizionali.

Nel terziario questa tecnologia è ormai molto diffusa e paesi come la Svezia, in cui il mercato del riscaldamento è coperto per l’82% da pompe di calore, dimostrano che questa tecnologia è matura, efficiente e rispettosa dell’ambiente, caratteristiche perfette per un territorio come la provincia di Belluno.”

L’evento è stato anche l’occasione per soddisfare la curiosità espressa da molti clienti di visitare i 50.000 metri quadri destinati da Clivet ai suoi stabilimenti e toccare con mano ELFOSystem Gaia Edition, il rivoluzionario sistema in pompa di calore studiato per il comfort ed il risparmio energetico tutto l'anno in ambito residenziale singolo e Vulcan Medium, la pompa di calore che sfrutta le rinnovabili ideata per le utenze condominiali di edifici nuovi e in ristrutturazione.

Se queste tematiche, che hanno avuto grande riscontro in Europa, permettendo a Clivet di passare in soli 20 anni da 20 a 550 dipendenti, verranno fatte proprie da tutti gli attori della filiera, si verrà a creare la condizione favorevole per un importante sviluppo occupazionale di tutto l’indotto. Uno sviluppo che sarebbe in perfetta linea con il territorio bellunese, in quanto la tecnologia della pompa di calore si basa sullo sfruttamento dell’energia contenuta in aria, acqua e terra di cui la provincia è ricca.