Comodato d’uso gratuito: concorre a fare reddito?

di Marco Zibetti
Cosa comporta davvero il comodato d’uso gratuito? Si tratta di un aiuto che può avere effetti fiscali inaspettati. Ecco cosa dice l’Agenzia delle Entrate

Il comodato d’uso gratuito è una soluzione sempre più utilizzata per aiutare i propri cari. Ma attenzione: anche se non ci sono soldi in ballo, il Fisco potrebbe comunque bussare alla porta. Scopri cosa dice l’Agenzia delle Entrate su chi deve dichiarare l’immobile e se questo “regalo” produce reddito. Di seguito, innanzitutto, la domanda posta da una contribuente.
“Mio marito ha dato in comodato d’uso gratuito un appartamento al fratello che vi risiede. Volevo sapere se fa reddito”.

Andrea Santoro risponde su FiscoOggi

Ai sensi dell’articolo 26, comma 1, del Tuir, “I redditi fondiari concorrono, indipendentemente dalla percezione, a formare il reddito complessivo dei soggetti che possiedono gli immobili a titolo di proprietà, enfiteusi, usufrutto o altro diritto reale”. Ne deriva che nei casi di concessione in godimento dell’immobile al comodatario, il comodante resta titolare del reddito fondiario derivante dal possesso dell’immobile, in quanto titolare del diritto reale sul medesimo. Il comodatario, ossia colui al quale è concesso l’uso del bene, diviene titolare di un mero diritto personale di godimento dell’immobile, su cui tuttavia non possiede nessun diritto di proprietà. Difatti, l’immobile rimane di proprietà del comodante, cioè colui che concede l’uso del bene, ed è il medesimo soggetto che dichiara fiscalmente tale bene.


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