Comodato d’uso gratuito: quando va registrato il contratto?

di Marco Zibetti
Quando bisogna registrare il contratto di comodato d’uso gratuito per un immobile? Chi è tenuto a farlo? Leggiamo le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate

Vuoi sapere se e quando registrare un contratto dicomodato d’uso per un immobile concesso a parenti o affini? Scopri cosa prevede l’Agenzia delle Entrate e a chi spetta l’obbligo, grazie alla risposta del Fisco al seguente quesito.
“Ho concesso in comodato un appartamento di mia proprietà a mio cognato per la durata di un anno. Trattandosi di contratto di natura gratuita è necessario procedere alla registrazione? In caso affermativo a chi spetta l'obbligo?”.

Andrea Santoro risponde su FiscoOggi

Sì, anche se il contratto di comodato è gratuito, la registrazione può essere obbligatoria in base alla forma del contratto. Se il contratto è scritto va registrato obbligatoriamente entro 30 giorni dalla data di stipula, se il contratto è verbale la registrazione è obbligatoria solo se viene enunciato in un altro atto soggetto a registrazione (ad esempio, in un contratto di locazione o in una dichiarazione notarile). Il contratto è soggetto ad imposta di registro in misura fissa, pari a 200 euro, e ad imposta di bollo, pari a 16 euro, ogni 4 facciate scritte e, comunque, ogni 100 righe. La registrazione può essere effettuata sia dal comodante che dal comodatario.


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