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Comunità energetiche: dall’Enea un esempio unico in Italia

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Comunità energetiche: dall’Enea un esempio unico in Italia
Nelle comunità energetiche, i cittadini sono protagonisti di un’economia sostenibile che premia la condivisione. Ad Anguillara Sabazia succede già

Immagina un quartiere dove i cittadini non solo producono e consumano energia rinnovabile, ma la condividono tra loro, scambiando beni e servizi in modo sicuro e trasparente. Un sistema intelligente in cui ogni azione sostenibile viene premiata. È realtà ad Anguillara Sabazia, alle porte di Roma, dove nasce la prima Smart Community italiana. Un progetto che mette al centro l’energia, la cooperazione e l’innovazione.
Alla base di questa rivoluzione c’è la Local Token Economy (LTE), una piattaforma digitale sviluppata da ENEA con Softstrategy nell’ambito di un programma di ricerca promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. LTE integra un sistema di incentivi (token digitali), blockchain per la tracciabilità e sicurezza delle transazioni, e un marketplace dove i membri della comunità possono scambiare prodotti e servizi.

Comunità energetiche: l’esempio di Anguillara Sabazia

La sperimentazione è attualmente in corso all’interno della comunità energetica “RinnovAnguillara”, ad Anguillara Sabazia (Roma) dove cittadini, imprese e istituzioni collaborano per un uso più efficiente dell’energia. Chi adotta comportamenti virtuosi (come ridurre i consumi o condividere risorse) riceve dei token che può utilizzare all’interno del circuito locale. Un modello che combatte la povertà energetica, stimola l’economia circolare e valorizza il territorio.
“Promuovendo i benefici della comunità energetica anche a livello sociale ed economico, LTE rappresenta un vero e proprio booster per la sua diffusione dalla realtà locale al sistema urbano”, afferma Claudia Meloni, ricercatrice ENEA e responsabile del progetto.
Grazie ai sensori installati presso gli utenti finali, LTE analizza i dati di consumo e fornisce suggerimenti per migliorare l’efficienza energetica. Questo approccio permette di costruire una cultura condivisa sul risparmio, sulla condivisione di beni e sulla sostenibilità.
“Si tratta di una vera e propria economia collaborativa digitalizzata fondata sul cittadino consumatore-produttore della risorsa energetica”, sottolinea Gilda Massa, ricercatrice ENEA e responsabile scientifico di LTE. Ogni transazione viene certificata via blockchain, creando una sharing economy affidabile e trasparente.
Con LTE, ENEA punta a diffondere modelli di cooperazione locale dove cittadini e istituzioni partecipano attivamente alla transizione ecologica. Un cambiamento di paradigma che mette al centro le comunità energetiche e restituisce valore alle persone, all’ambiente e all’economia del territorio.