La nuova circolare n. 9/E firmata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone, fa finalmente chiarezza sul Concordato preventivo biennale. Se sei interessato ad aderire, questo è il momento giusto per scoprire come funziona davvero, quali sono i vantaggi e quali regole seguire. In un solo documento, trovi risposte chiare, aggiornamenti normativi e indicazioni operative utili per decidere consapevolmente. Continua a leggere: potresti trovare proprio qui ciò che cercavi.
La circolare rappresenta una guida completa al Concordato preventivo biennale (CPB), rinnovato e arricchito alla luce del decreto correttivo (Dlgs n. 81/2025). Il documento spiega ogni aspetto fondamentale dell’istituto, introdotto dal Dlgs n. 13/2024 per incentivare l’adempimento spontaneo: requisiti per accedere, modalità e tempistiche di adesione, cause di esclusione, decadenza e calcolo degli acconti.
Concordato preventivo biennale: dettagli e novità
Nel biennio 2025-2026 possono aderire i contribuenti che nel 2024 hanno svolto principalmente attività nei settori agricolo, manifatturiero, dei servizi, professionale o commerciale, purché rientranti negli ISA approvati e non già aderenti al primo biennio 2024-2025.
La grande novità? Per quest’anno, è previsto un doppio canale per comunicare la propria adesione: con la dichiarazione dei redditi e i modelli ISA, oppure in modalità autonoma, trasmettendo solo il modello CPB con il frontespizio di Redditi 2025. Il termine per aderire, inizialmente fissato al 31 luglio, è stato prorogato al 30 settembre 2025.
In chiusura, la circolare raccoglie anche le risposte già pubblicate ai dubbi più frequenti, integrate da nuovi chiarimenti dell’Agenzia, per offrire un quadro ancora più completo e aggiornato, consultabile anche nella sezione Faq del sito istituzionale.
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