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Consiglio adotta la posizione in prima lettura, sul rendimento energetico nell'edilizia

Energie rinnovabili di
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L'obiettivo è di ridurre anidride carbonica entro il 31 Dicembre 2020 e trovare nuove fonti rinnovabili

Il Consiglio ha adottato il 14 Aprile 2010 una posizione alla prima lettura sul rendimento energentico nell'edilizia, cercando di mira a chiarire, rafforzare ed estendere lo scopo della corrente Direttiva 2002/91/CE e di ridurre le grandi differenze tra le pratiche degli Stati Membri in questo settore.

Le sue disposizioni hanno indirizzato diverse normative e di strumenti di information-base e di coprire il fabbisogno di energia per il riscaldamento degli ambienti e acqua calda, il raffreddamento, la ventilazione e l'illuminazione di edifici nuovi ed esistenti, residenziali e non residenziali.

Esso prescrive che tutte le nuove costruzioni dovrebbero essere a impatto energetico zero entro il 31 Dicembre 2020, che gli Stati membri dovrebbero fissare obiettivi intermedi per il 2015, e che i nuovi edifici occupati e di proprietà delle autorità pubbliche devono essere a impatto energetico pari a zero dopo il 31 dicembre 2018.
Le parti formali proposte sono chiamate "Energy Efficiency package" presentato dalla Commissione nel novembre 2008 con l'obiettivo di contribuire con l'UE a ridurre del 20%  il  consumo di energia e di energia da fonti rinnovabili entro il 2020.

Il Parlamento europeo ha adottato il suo parere in prima lettura nel aprile 2009, adottando 107 emendamenti (8876/1/09). Il Consiglio ha lavorato intensamente con il Parlamento, da allora, al fine di raggiungere un rapido accordo su questa proposta, come richiesto dal Consiglio europeo.

La sostanza della Direttiva era un accordo tra il Parlamento Europeo e il Consiglio entro Novembre 2009 ma l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona il 1 Dicembre 2009 le modifiche richieste per quanto riguarda l'adeguamento della base giuridica e le disposizioni di comitatologia si è conclusa nel marzo 2010, ricorrendo il più possibile su soluzioni orizzontali.

Il Parlamento europeo dovrebbe confermare l'accordo,  nella prossima sessione plenaria di aprile.