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Consumo di suolo: l’Italia verso una nuova legge?

Ecologia e tutela ambientale di
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Il suolo è una risorsa non rinnovabile dato che non c’è un pianeta B. Il consumo di suolo è, tra l’altro, strettamente legato ai cambiamenti climatici

Gli ultimi dati diffusi da Coldiretti sono allarmanti: in soli 25 anni è scomparso un quarto delle campagne italiane. L’Ispra, invece certifica come in un anno siano stati consumati 24 metri quadri di suolo cittadino per ogni ettaro di aree verdi. Ci si mette pure l’Ipcc, che sottolinea lo stretto rapporto tra cambiamenti climatici, desertificazione, degrado e gestione sostenibile del suolo.

Si è parlato di questo e altro nella Giornata mondiale del suolo. Perché domani potrebbe essere troppo tardi. E non c’è un pianeta B. In Italia, cosa possiamo fare per arginare il fenomeno?

L’appello del Ministro Costa

“Mi appello alle forze politiche di maggioranza - ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa - affinché, parallelamente all’iter parlamentare del ‘Cantiere ambiente’, fondamentale per la messa in sicurezza del nostro Paese dal dissesto idrogeologico, si discuta e si approvi celermente la legge sul consumo di suolo. Il governo farà la sua parte, ma la sua azione dovrà essere sostenuta da politiche locali adeguate per segnare un cambio di rotta. Occorre una consapevolezza diffusa, a livello nazionale e internazionale”.

“Come ha detto il premier Conte, ‘dobbiamo lavorare insieme per trovare soluzioni innovative per collocare il nostro Paese sulla frontiera globale della sostenibilità ambientale. Il suolo è una risorsa non rinnovabile’”.