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Convegno sui rifiuti inerti “EDILPRO – Edilizia Design Energia"

Ecologia e tutela ambientale di
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“RIFIUTI


Il programma prevede inoltre di affrontare argomentazioni sugli adempimenti legislativi che gli Enti Pubblici dovranno osservare in relazione al Decreto Legislativo n° 203 dell’8 Maggio 2003 (c.d. Decreto 30%).

L’iniziativa è promossa dall’Associazione “STUDI AMBIENTALI” in collaborazione con l’Ordine Provinciale Ingegneri di Lecce, il Collegio Provinciale dei Geometri e Geometri Laureati di Lecce e la società capofila del programma RECinert per il recupero dei materiali inerti.

La partecipazione è libera e riservata ai Professionisti, Amministratori e Tecnici di Enti Locali ed Imprese di costruzione.

Notevoli sono i vantaggi rinvenienti dal riutilizzo, in quanto si  consente di ridurre lo smaltimento in discarica, di recuperare i rifiuti inerti in materiali idonei al reimpiego per la formazione di rilevati e sottofondi stradali, ai riempimenti di infrastrutture in rete, evitando con l’abbandono il degrado urbano oltre al notevole contenimento dell’uso di materiali naturali provenienti dall’attività estrattiva.

Il progetto del “Programma RECinert” segna una svolta significativa per scongiurare dannosi e costosi smaltimenti in discarica e  garantisce il ciclo completo del recupero: dalla raccolta al trasporto, stoccaggio, separazione e frantumazione, alla collocazione sul mercato dell’aggregato riciclato“RI-inerte”.

Il “RI-inerte” è il prodotto conforme alla Circolare MinAmbiente n° 5205/2005 ed iscritto al Repertorio del Riciclaggio  presso il Ministero dell’Ambiente, è la nuova frontiera del riutilizzo dei materiali da costruzione e demolizione e risponde ai requisiti richiesti per l’applicazione da parte dei Comuni e degli Enti pubblici del D.M. n° 203/2003(obbligo di coprire il fabbisogno con almeno il 30 per cento di materiale da riciclo nella realizzazione di opere pubbliche).

L'idea ha ottenuto il riconoscimento dalla Direzione Generale di Legambiente "quale sistema concreto e innovativo per ridurre il degrado ambientale” e dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (cfr.www.eea.eu.int) quale iniziativa “rivolta contestualmente alla tutela ambientale e sviluppo sostenibile”.