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Coordinamento Free: il mercato elettrico del futuro faciliti i contratti a lungo termine

Energie rinnovabili di
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“Gli aggregatori possono essere un consorzio fra consumatori o operatori nell’ambito territoriale, ma questa funzione potrebbe essere svolta anche dalle grandi utility”, spiega G.B. Zorzoli


Creare un quadro normativo che faciliti la definizione di contratti a lungo termine e l’aggregazione di un pluralità di impianti rinnovabili, in modo da evitare distorsioni dei prezzi, provocate dalla presenza sul Mgp (Mercato del giorno prima) di offerte a costo marginale praticamente nullo”. E’ questa la proposta che il presidente onorario di Free (Fonti rinnovabili ed efficienza energetica), Gb Zorzoli avanza circa la riforma del mercato elettrico del futuro.

Gli aggregatori possono essere un consorzio fra consumatori o operatori nell’ambito territoriale, ma questa funzione potrebbe essere utilmente svolta anche dalle grandi utility, in coerenza con le loro nuove strategie di allargamento alle attività di servizio, o da importanti traders. Fra le funzioni dell’aggregatore quasi automaticamente rientra la gestione attiva della domanda.

Sulla carta le attuali normative consentono di stipulare contratti bilaterali di qualsiasi durata, ma di fatto questi vengono stipulati con scadenze ravvicinate, in quanto una norma europea autorizza il compratore a disdire senza alcuna penalità questo tipo di contratto quando lo ritiene opportuno. Occorre pertanto sostituire la norma attuale con una che contempli le consuete garanzie commerciali applicate ai contratti di lunga durata.

Oltre a evitare le distorsioni dei prezzi, provocate dalla presenza sul Mercato del giorno prima di offerte a costo marginale praticamente nullo - conclude Zorzoli - i contratti a lungo termine sono in grado di orientare in modo più corretto investimenti per loro natura ad alta intensità di capitale e con ritorni molto differiti nel tempo, di favorirne la bancabilità e infine di difendere produttori e consumatori dalla volatilità dei mercati”.