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Costruzioni: i 10 principali trend per il futuro del settore

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Costruzioni: i 10 principali trend per il futuro del settore
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Il mondo dell’edilizia ha fortemente risentito delle sfide imposte dal Coronavirus, momento storico che anticipa un cambiamento radicale della vivibilità urbana

Lo diciamo da tempo: anche nel settore edile, c’è un pre-Covid e un post-Covid. Ma quali sono i trend dettati, o comunque suggeriti, dall’emergenza? Andiamo a scoprirle.

Grande attenzione sarà posta alla sostenibilità ambientale e all’importanza di strutturare edifici green, che, secondo un’indagine di Harvard Business Review pubblicata su New Indian Express, aumentano del 40% la produttività delle persone che lavorano al loro interno. E ancora, a farla da padrone sarà anche il trend delle “Net-Zero Emissions”, ovvero l’impatto zero del carbonio: secondo il rapporto Bringing embodied carbon upfront, pubblicato su Automative World, infatti, tutti i nuovi edifici, le infrastrutture e le riqualificazioni emetteranno il 40% in meno di CO2 incorporata entro il 2050. Ma non è tutto, perché a cambiare saranno anche gli spazi interni degli uffici, che, secondo una recente ricerca pubblicata dalla BBC, verranno ampliati in termini di larghezza, focalizzandosi su stanze igienizzate e adibite al co-working, e avanzati servizi di automatizzazione.

“Il mondo dell’edilizia ha fortemente risentito delle sfide imposte dal Coronavirus, momento storico che anticipa un cambiamento radicale della vivibilità urbana. Occorre puntare su nuovi edifici green che azzerino le emissioni di carbonio incorporate e sul rafforzamento dell’economa circolare in tutto il contesto europeo - ha spiegato Paolo Novello, CEO di Chryso Italia -. Anche noi ci stiamo muovendo in questa direzione poiché l’attenzione all’innovazione è da sempre parte integrante del nostro DNA”.

L’importanza di puntare sull’economia circolare è un pensiero condiviso dal Dott. Fabrizio Granieri, Technical Manager e R&D di Chryso Italia: “Non si tratta più di un modello opzionale per le imprese, bensì di un requisito fondamentale nella lotta contro il cambiamento climatico e nel passaggio a un mondo edilizio più green. L’emergenza sanitaria ha costretto aziende chimiche e consumatori a cambiare le loro prospettive, puntando su aggregati riciclati e materiali che consentono un netto risparmio di CO2. Di fondamentale importanza anche i criteri ambientali minimi (CAM) all’interno degli appalti, che stabiliscono la soglia sotto la quale un prodotto è nemico dell’ambiente e della sostenibilità, in quanto realizzato con materiali e modalità che hanno un impatto energetico elevato o una scarsa eco-compatibilità. Per contenere gli effetti nefasti delle bombe d’acqua, garantire il corretto riassorbimento del terreno e migliorare dal punto di vista estetico le strutture architettoniche, infine, è altamente consigliabile l’utilizzo del calcestruzzo drenante, le cui componenti offrono maggiore permeabilità e fonoassorbenza”.

Ma non è tutto, perché tra i principali prodotti del futuro per supportare l’eco-sostenibilità in campo edilizio figura anche il calcestruzzo organico che, secondo i ricercatori della University of Colorado, si adatta perfettamente alle componenti ambientali e migliora a livello strutturale la costruzione degli edifici.

E ancora, largo spazio sarà dato agli “smart buildings”, un mercato che, come rilevato da un’indagine della Energy & Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano, vale 3,6 miliardi e su cui anche l’Italia sta puntando molto. Impianti gestiti in maniera integrata e automatizzata, controllo dei sistemi e massimizzazione del risparmio energetico: sono questi gli aspetti salienti degli edifici intelligenti, che rappresenteranno uno dei principali trend del futuro post emergenza sanitaria.

Uno scenario altamente disruptive, in cui a farla da padrone sarà la tecnologia 5G, dando vita a una nuova era di connettività e favorendo l’interconnessione di dati anche nel settore edilizio. Tra le tendenze del futuro, infine, figureranno anche l’automatizzazione dei servizi, attraverso l’utilizzo di robot, intelligenze artificiali e stampanti 3D, e un aumento della richiesta di impianti di aerazione all’interno delle strutture.

Il decalogo degli esperti del settore costruzioni

1. Focus sul concetto di “circular economy”: la circolarità favorisce nuove opportunità commerciali e garantisce un sistema di raccolta differenziata totale.

2. Grande attenzione alla sostenibilità ambientale: nel mondo dell’edilizia post Covid sarà fondamentale continuare la lotta ai cambiamenti climatici e all’inquinamento, coinvolgendo persone, aziende e interi settori produttivi.

3. Spazio agli edifici “green”: aumentano la produttività dei lavoratori, hanno un valore economico, garantiscono un miglior comfort abitativo e un notevole risparmio energetico.

4. Utilizzo di calcestruzzo drenante: grazie alla sua permeabilità e porosità si adatta alle componenti strutturali degli edifici, migliorandole anche dal punto di vista estetico.

5. Importanza delle “Net-Zero Emissions”: la riduzione delle emissioni incorporate di carbonio entro il 2050 rappresenta uno degli aspetti principali dello scenario post emergenza sanitaria.

6. Formazione a distanza: webinar, videoconferenze e corsi di formazione online, sdoganati durante il periodo di lockdown, diventeranno la prassi gestionale delle imprese.

7. Sanificazione degli impianti: l’emergenza sanitaria ha portato a un netto aumento di richiesta di impianti di aerazione da collocare all’interno delle strutture, in particolar modo griglie, bocchetti e filtri d’aria.

8. Ripensamento degli spazi: meno postazioni e meno consumi per ripensare a degli ambienti di lavoro “diffusi” e non più centralizzati, soprattutto per quanto concerne gli uffici.

9. “Smart Buildings” e tecnologia 5G: impianti di connessione ultraveloce che rappresenteranno il nuovo standard in ambito edilizio, favorendo la costruzione di edifici che miglioreranno ambienti e stili di vita delle persone.

10. Automatizzazione dei servizi: robot, intelligenza artificiale e stampanti 3D saranno all’ordine del giorno nel futuro nelle costruzioni.