''Il governo dovrebbe rimettere al centro l'ediliza. Ci rendiamo conto della situazione, ma chiediamo all'esecutivo di mettere a disposizione le risorse che ci aveva promesso. E' necessario inoltre un allentamento del patto di stabilita' per i comuni perche' non si possono far fallire le imprese per non far fallire uno Stato, che non paga.
Con questo immobilismo non si puo' andare avanti''. Lo dichiara Paolo Buzzetti, Presidente dell'Ance, presente alla manifestazione davanti a Piazza Montecitorio, che ha portato per la prima volta organizzazioni delle imprese edili a protestare insieme ai sindacati dei lavoratori del settore.
''Siamo in piazza con gli stati generali, fondati l'anno scorso proprio per la gravita' della crisi, tutti insieme. Qui c'e' l'intera rappresentanza del mondo dell'edilizia: operai, tecnici, impresa, progettisti, costruttori.
Abbiamo lasciato da parte particolarismi e diverse posizione - continua Buzzetti - per sottolineare la gravita' della crisi ma anche la voglia di non arrendersi ad un declino del settore''. Quello di cui il settore avrebbe bisogno, argomenta il presidente dell'Ance, e' una ''svolta sui vecchi mali del settore - la burocrazia, il cattivo funzionamento del sistema, le regole degli appalti - a cui si e' aggiunta la crisi con risorse limitate''.