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Costruzioni: interrogazione alla Camera sulle iniziative del Governo

Lavori pubblici di
Si chiede al Governo di specificare come intende muoversi per sbloccare i pagamenti alle imprese con Sal approvati, oggi vincolati dal Patto di stabilità, e quali altri interventi pensa di adottare


Alla Camera dei Deputati e` stata presentata un`Interpellanza urgente (n. 2-00904, Prima firmataria l`On. Margherita Angela Mastromauro del Gruppo parlamentare PD) volta a conoscere le iniziative che il Governo intende intraprendere per lo sblocco dei pagamenti per le imprese che hanno SAL approvati vincolati dal Patto di stabilita` e se non ritenga necessario prevedere un piano di interventi per il recupero del settore delle costruzioni
 
Vengono citati numerosi dati ANCE e, in particolare, viene evidenziato che:
 
- la grave crisi del settore delle costruzioni ha fatto perdere 200 mila posti di lavoro rispetto al 2008 che rischiano di diventare 500.000 nel 2011;

- secondo l`ANCE i fattori che hanno determinato questa situazione sono stati in primis la stretta creditizia e i ritardi nei pagamenti causati anche dal patto di stabilita` interno;

- il debito dello Stato verso il complesso delle imprese ammonta a 44 miliardi di euro, di cui 15 miliardi soltanto nei confronti delle imprese di costruzioni; quasi la meta` delle stazioni appaltanti salda le fatture dopo oltre 6 mesi ed il 35 per cento impiega un tempo ancora piu` lungo, superiore ad un anno e mezzo, per liquidare imprese e fornitori;

- l`osservatorio ANCE di giugno 2010 ha rilevato un crollo degli investimenti nel settore del 17 per cento nell`ultimo triennio, diminuzione che ha riguardato sia l`edilizia residenziale che le opere pubbliche;

- quasi il 40 per cento delle imprese associate all`ANCE denuncia di aver avuto difficolta` nell`ottenere finanziamenti nel trimestre gennaio-marzo 2010;

- e` necessario dare tempestiva attuazione e continuita` ai finanziamenti delle grandi opere ed agli investimenti per quelle piccole e medie, sulla base delle priorita` definite dagli enti locali, dando la possibilita` di realizzare investimenti a quelli che hanno un`effettiva capacita` di spesa eliminando gli inaccettabili ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione che mettono a rischio anche imprese con requisiti patrimoniali ed economici idonei a reggere la crisi;

- le imprese e i lavoratori dell`edilizia ritengono prioritario sbloccare i pagamenti per le imprese che hanno SAL approvati e oggi vincolati dal Patto di stabilita` anche per gli enti virtuosi; un allentamento del patto e` auspicabile, soprattutto al fine di finanziare prioritariamente interventi legati alla tutela e messa in sicurezza del territorio, del patrimonio edilizio e dei beni culturali ed artistici;

- l`esclusione dal patto di stabilita` interno delle spese connesse ai cofinanziamenti relativi ad interventi in conto capitale finanziati con le risorse del fondo europeo per lo sviluppo regionale, consentirebbe alle regioni di poter accedere ai fondi comunitari gia` programmati, indispensabili per il futuro dell`economia regionale.
 
Conclusioni
Viene chiesto al Governo quali iniziative intenda intraprendere ``al fine di procedere allo sblocco dei pagamenti per le imprese che hanno SAL approvati e che oggi sono vincolati dal patto di stabilita` e se non si ritenga necessario prevedere un piano di interventi volti al recupero del settore delle costruzioni che ne valorizzi la base produttiva, promuovendo il risanamento finanziario anche al fine di salvaguardare le categorie di lavoratori del settore``.