Costruzioni: quale futuro? Le proposte delle imprese

di Marco Zibetti
È il momento di agire per il futuro del settore costruzioni: gli investimenti, la rigenerazione urbana e le sfide sociali richiedono visione e coraggio

Tra sfide globali, cambiamenti climatici ed emergenze sociali, il settore delle costruzioni si ritrova al centro di una trasformazione che non può più attendere. È questo il messaggio forte lanciato da Federica Brancaccio, presidente dell’Ance, durante l’assemblea nazionale dell’associazione. Un appuntamento di rilievo, animato da ospiti istituzionali come il sindaco Gualtieri, i ministri Salvini e Zangrillo, il vicepresidente Ue Fitto, il presidente dell’Anci Manfredi e il cardinale Zuppi.
Nel suo intervento, Brancaccio ha invitato a superare l’approccio emergenziale e frammentato del passato, puntando su riforme strutturali e investimenti a lungo termine. Tra le priorità: una legge per la rigenerazione urbana da approvare entro un anno, un piano per la riqualificazione energetica e un investimento da 15 miliardi per affrontare l’emergenza abitativa. “Trovare casa oggi è più difficile che trovare lavoro”, ha sottolineato.

“Valorizzare il modello del Pnrr”

Fondamentale, per la presidente, è valorizzare il modello del Pnrr, che ha già avviato o concluso oltre il 60% dei cantieri. “Dobbiamo guardare agli obiettivi, non alle proroghe”, ha detto, sostenuta anche dal vicepresidente Ue, Raffaele Fitto, che ha parlato della necessità di maggiore flessibilità nell’uso delle risorse.
Nel corso dell’assemblea si è discusso anche di pagamenti in ritardo, che penalizzano l’innovazione, e della necessità di rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro. “Sulla salute non si può risparmiare - ha ribadito Brancaccio -. La persona deve restare al centro: la tecnologia non sostituisce l’uomo, ma lo affianca, per ridurre i rischi e aumentare la produttività”.
Il ministro Matteo Salvini ha aggiornato sullo stato delle infrastrutture italiane: 204 miliardi di euro in investimenti attivi, con 1.200 cantieri ferroviari e progetti che spaziano dal trasporto pubblico locale alle case popolari. A chiudere i lavori, anche gli interventi dell’ex commissario Gentiloni, di Irene Tinagli e del ministro Zangrillo. Il cardinale Zuppi ha inviato un videomessaggio.
Un settore che guarda avanti, dunque, ma che chiede risposte chiare e strumenti adeguati per affrontare il futuro con visione, responsabilità e, finalmente, col “tempo giusto”.


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