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Dal 10 all'11 giugno avrà luogo il 14° Convegno Europeo

Energie rinnovabili di
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I temi trattati verteranno sui nuovi refrigeranti a basso impatto ambientale e sulla revisione della regolamentazione europea in materia di gas refrigeranti


I nuovi refrigeranti a basso impatto ambientale e la revisione della regolamentazione europea, sono entrambi  concetti che  provengono da un principio comune che sta segnando da 2-3 anni il settore della refrigerazione e del condizionamento e di cui si parlerà ampiamente nel prossimo 14° Convegno Europeo che si terrà al Politecnico di Milano il prossimo 10-11 giugno 2011 con le Nazioni Unite UNEP, l’Istituto Internazionale del Freddo IIF e le maggiori associazioni mondiali del nostro settore, tra cui, per l’Europa, l’AREA, di cui il sottoscritto è VicePresidente, EUROVENT e EPEE, e per l’America l’AHRI e l’ASHRAE.
Il punto comune è  migliorare il nostro settore con una ripresa sostenuta ma impegnandoci che questa avvenga nel rispetto dell'ambiente e nella salvaguardia dell'energia, bene sempre più prezioso per le generazioni future.

Nel 2009 l’ultima edizione del convegno ha visto partecipare oltre 300 delegati provenienti da oltre 27 diverse nazioni che si sono confrontati sugli argomenti che venivano discussi in quell'anno di particolare recessione economica e di crisi mondiale. Invece nel 2011, intravvedendosi un segnale di ripresa, la spinta economica avrà la possibilità di avvenire  privilegiando uno sviluppo sostenibile di rispetto ambientale ed energetico.

Particolarmente interessante sarà quindi questa edizione in quanto  i problemi ambientali hanno trovato una loro soluzione solamente negli ultimi anni; i protocolli e le regolamentazioni delle Nazioni Unite e della Comunità Europea sono state la giusta ispirazione allo sviluppo tecnologico che ha partorito nuove soluzioni di fluidi refrigeranti a basso impatto ambientale che verranno ampiamente discussi nel prossimo convegno di Milano, in particolare il primo giorno di convegno il 10 giugno 2011 nella prima sessione per quanto riguarda i fluidi refrigeranti a basso impatto ambientale (Global Warming Potential GWP), potenziale di surriscaldamento terrestre, per cui questi nel caso malaugurato di emissione in atmosfera non accrescerebbero il problema dei cambiamenti climatici e del surriscaldamento terrestre: tra questi fluidi si parlerà dei nuovissimi HFO e delle miscele HFO con fluidi tradizionali che oggi si stanno affacciando per la prima volta, probabilmente proprio in occasione del nostro prossimo convegno nel nostro settore.

Ricordiamo ovviamente anche i gas refrigeranti che per eccellenza sono a basso GWP e cioè i refrigeranti naturali che mai quanto negli ultimi anni hanno rilanciato il loro ruolo di refrigeranti storici ma che lo saranno anche del futuro, nonostante i loro limiti di applicazione per motivi diversi di infiammabilità, tossicità, efficienza o alte pressioni di utilizzo. Nella seconda sessione si verterà sull’utilizzo di questi refrigeranti in applicazioni tecnologicamente evolute, condizione indispensabile negli impianti della prossima generazione.

Il secondo giorno sarà invece dedicato all'argomento che è stato probabilmente la causa della spinta del nostro settore verso un maggiore rispetto ambientale e cioè i protocolli ambientali delle Nazioni Unite che si sono poi concretizzati in Europa con la regolamentazione per maneggiare i gas refrigeranti contenenti fluoro, la famosa F-Gas regulation, che in tutto il continente è stata positiva scintilla di miglior installazione, manutenzione e controllo degli impianti di refrigerazione e condizionamento: regolamentazione che proprio il prossimo luglio subirà per sua stessa definizione, all'articolo 10 della regolamentazione 842/06, una revisione dipendente dall’effettiva efficacia della stessa negli anni di applicazione.

In Italia in particolare non è stata di aiuto la mancata implementazione della certificazione del personale e della aziende incaricate di maneggiare tali refrigeranti, unico tra i maggiori Stati d'Europa. Per cui la revisione, a causa della negligenza italiana, potrebbe subire a livello europeo conseguenze anche rilevanti che i vari attori europei ci spiegheranno nella 4a sessione del convegno l'11 giugno.

Parteciperanno infatti tutte le maggiori associazioni europee dei tecnici (AREA), delle industrie manifatturiere  di impianti (Eurovent) e delle industrie di refrigeranti e  impianti (EPEE), oltre che quelle di oltreoceano (AHRI). Non mancheranno i politici internazionali, le Nazioni Unite UNEP, e quelli Europei, con la Commissione Europea di riferimento, e nazionali con il Ministero dell'Ambiente che ci anticiperanno le previsioni in  merito. Dall'ultimo numero di Industria&Formazione si evince che probabilmente ci saranno ulteriori limitazioni che potranno portare ulteriori benefici a lungo termine al nostro settore.

La 3a sessione sarà sicuramente un palcoscenico in cui ciascun partecipante potrà condividere la sua opinione su quello che sta portando il settore della refrigerazione e del condizionamento da oltre 20 anni ad essere probabilmente il settore più dinamico e avvincente che, con il suo contributo energetico del 15% sul totale mondiale, potrà sicuramente essere un attore importante nel  futuro del pianeta.