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Decostruzione selettiva: come comportarsi? In arrivo la prassi

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Il progetto coordinato da UNI è ora sottoposto alla fase di consultazione pubblica, con scadenza il 2 ottobre 2019, con l’obiettivo raccogliere osservazioni da parte del mercato

Da tempo la cosiddetta “decostruzione selettiva” necessitava di una metodologia più chiara. Anche per la salvaguardia dell’ambiente, tema divenuto ormai imprescindibile.

Nel corso della riunione dell’apposito Tavolo, svoltasi a Milano, è stato approvato il progetto di prassi di riferimento UNI dal titolo “Decostruzione selettiva - Metodologia per la decostruzione selettiva e il recupero dei rifiuti in un’ottica di economia circolare”.

Il documento definisce una metodologia operativa per la decostruzione selettiva, che favorisca il recupero (riciclo e riuso) dei rifiuti derivanti dalla costruzione e demolizione. La metodologia è orientata alla compatibilità con la gestione digitale del processo e delle informazioni. L’attività di elaborazione della prassi di riferimento, coordinata da UNI, ha visto il contributo degli esperti di RPT (Rete Professioni Tecniche).

La descrizione del processo prende in considerazione sia gli edifici esistenti (costruito) da ristrutturare o da demolire, sia quelli di nuova realizzazione (nuova costruzione): per i primi si deve compilare il database dei materiali utilizzati, mentre per i secondi deve essere utilizzato il database dei materiali in fase di indagine destinabili al riciclo ed al riuso.

Il progetto è ora sottoposto alla fase di consultazione pubblica, con scadenza il 2 ottobre 2019, con l’obiettivo raccogliere osservazioni da parte del mercato.

Cosa sono le prassi di riferimento?

Si ricorda che le prassi di riferimento sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido processo di condivisione ristretta ai soli autori, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva ai mercati in cambiamento.