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Diffusi i dati relativi al 2010 sulle ispezioni contro sommerso e lavoro irregolare

Sicurezza e Sistemi di Protezione di
Il segretario confederale Uil Guglielmo Loy: “Il potenziale di aziende ancora irregolari è altissimo, per cui va aumentato il numero dei controlli e va reso più mirato. Ci sono margini di miglioramento


Secondo i dati resi noti in questi ultimi giorni sull'attività di vigilanza 2010, gli ispettori di ministero, Inps, Inail ed Enpals nell’ultimo anno hanno visitato 262mila aziende di cui 171mila, circa il 66% dunque, sono state trovate irregolari, con un numero di lavoratori ugualmente irregolari pari a 232.854.

Tale risultato ha portato ad un recupero di contributi e premi evasi pari a circa un miliardo e 417 milioni di euro. Aumentano pertanto le sanzioni per il lavoro nero nel 2010: 57.186 rispetto alle 45.045 del 2009, con aumento del 27%. In crescita anche gli illeciti in materia di sicurezza sul lavoro: 38.357 nel 2010, il 45% in più rispetto all'anno precedente quando i casi erano 26.404.

"Il totale di 150.000 lavoratori in nero individuati - ha commentato Guglielmo Loy, segretario confederale Uil a margine del convegno di ieri sui dati delle ispezioni - è un numero che, da una parte, non può far altro che farci sottolineare il valore del corpo professionale ispettivo, della loro professionalità, perché hanno individuato e scovato questa forma di lavoro irregolare molto pesante e patologica per il nostro sistema.

Dall'altra parte, lo stesso dato ci dice che il potenziale di aziende ancora irregolari è altissimo, per cui va aumentato il numero dei controlli, va reso più mirato, e quindi ci sono ancora margini per il miglioramento".

"Quindi – ha aggiunto - servono il bastone, i controlli, e la carota, dall'altra parte, per far sì che si costruiscano norme più flessibili per le imprese ma che vengano utilizzate per ingressi regolari nel mondo del lavoro e non irregolari come oggi appare".