Novità in arrivo con il DL Fiscale: il Decreto Legge n. 84 del 17 giugno 2025, in vigore dal 18 giugno, introduce misure importanti per imprese e lavoratori. Dalla tracciabilità dei rimborsi alle maxi-deduzioni per le assunzioni, fino alla modifica dello split payment e alla proroga dei versamenti fiscali: ecco cosa cambia in concreto.
Rimborsi spese tracciabili solo in Italia
Il DL Fiscale interviene sulla disciplina dei rimborsi per trasferte, stabilendo che l’obbligo di tracciabilità (pagamento con bonifico, carte o altri strumenti elettronici) si applica solo alle spese sostenute in Italia. Le trasferte all’estero sono escluse: le relative spese restano deducibili e non imponibili per i dipendenti anche se pagate in contanti. La misura si applica alle spese sostenute dal 2025, ma la deroga per l’estero decorre già dal 18 giugno 2025.
Nuovo calcolo per la maxi-deduzione assunzioni
Viene rivisto il meccanismo della “maxi-deduzione Irpef/Ires” (120% o 130% per i fragili) per chi assume a tempo indeterminato. Nei gruppi d’imprese, per verificare l’incremento occupazionale che dà diritto al beneficio, non si considerano più i lavoratori delle società collegate, ma solo quelli delle società residenti controllanti, controllate o riferibili allo stesso soggetto. La modifica si applica già dal periodo d’imposta 2024.
Esclusione dallo split payment per le società FTSE MIB
Dal 1° luglio al 31 dicembre 2025, le operazioni verso società quotate nell’indice FTSE MIB non saranno più soggette allo split payment. Le imprese dovranno quindi addebitare l’IVA alle società committenti, che la verseranno all’Erario secondo le regole ordinarie. La norma si adegua agli obblighi europei. Resta invece in vigore per PA e società da esse controllate.
Versamenti fiscali prorogati al 21 luglio
Il termine per i versamenti Irpef, Ires, Irap e IVA è stato spostato dal 30 giugno al 21 luglio 2025 per i soggetti ISA e per chi è escluso dagli ISA, senza maggiorazioni (oppure con lo 0,4% entro i successivi 30 giorni).
IMU, delibere comunali fino al 15 settembre
Solo per il 2025, i Comuni avranno tempo fino al 15 settembre per deliberare aliquote e prospetti IMU. Restano valide anche le delibere approvate tra il 1° marzo e il 18 giugno 2025.
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