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DL Infrastrutture: cosa cambierebbero gli ingegneri?

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DL Infrastrutture: cosa cambierebbero gli ingegneri?
Gli ingegneri italiani svelano la loro visione sul DL Infrastrutture, tra Ponte sullo Stretto, cantieri e sfide burocratiche. Scopriamo le proposte del CNI

Il DL Infrastrutture è al centro del dibattito, e il mondo dell'ingegneria ha molto da dire. Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) ha partecipato all'audizione con le Commissioni parlamentari competenti, presentando il proprio punto di vista tecnico e istituzionale sul cosiddetto "Decreto Infrastrutture". Il CNI, rappresentato da Sandro Catta (Consigliere con deleghe importanti come Lavori Pubblici e BIM), ha ribadito la centralità degli ingegneri nella pianificazione, progettazione e gestione delle infrastrutture nazionali.

Il Ponte sullo Stretto: Una Visione Strategica

Uno dei temi focali discussi è stato l'articolo 1, che riguarda l'avvio dei cantieri per il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. Il CNI ha espresso piena convinzione sulla fattibilità tecnica del Ponte sullo Stretto di Messina, definendolo un'opera strategica per il rilancio del Sud Italia e per rafforzare la rete di trasporti euro-mediterranea. La comunità ingegneristica italiana, grazie a competenze ed esperienze consolidate, è pronta a garantire la progettazione, l'affidabilità strutturale e la sicurezza dell'infrastruttura. A tal fine, il CNI ha istituito un Gruppo di Lavoro specifico sul Ponte sullo Stretto, coordinato dal Prof. Edoardo Cosenza, esperto di strutture complesse e Consigliere CNI. Questo gruppo fornirà supporto tecnico, monitorerà l'evoluzione normativa e progettuale, e promuoverà un approccio integrato tra il ponte e le infrastrutture di adduzione.
Sempre sull'articolo 1, il CNI ha accolto favorevolmente la clausola di adeguamento prezzi, in linea con le recenti normative che tengono conto delle fluttuazioni dei costi dei materiali. È stata inoltre apprezzata l'introduzione dei Collegi Consultivi Tecnici per i contratti speciali, considerandola una misura utile a prevenire e risolvere rapidamente le controversie. Tuttavia, il CNI ha espresso perplessità riguardo alla previsione di un taglio automatico del 50% sulle tariffe professionali riconosciute ai membri di tali Collegi.

Incentivi Tecnici e Classificazione Sismica

L'articolo 2 è stato accolto positivamente dal CNI per l'estensione degli incentivi tecnici anche ai dirigenti tecnici delle pubbliche amministrazioni. Per quanto riguarda l'articolo 3, il CNI ha lodato l'introduzione della definizione normativa dell'indice di affollamento (IA) come parametro oggettivo per la classificazione sismica degli edifici pubblici. Questa innovazione è vista come un passo avanti per superare le incertezze interpretative nella gestione delle Norme Tecniche per le Costruzioni. Ciononostante, il CNI ha sollecitato la necessità di una normativa complessiva e organica nel settore delle costruzioni, superando la prassi di modifiche singole e ripetute.

Rafforzamento Amministrativo e Revisione Prezzi

In relazione all'articolo 8, che mira a rafforzare la capacità amministrativa della società RAM S.p.A., il CNI ha auspicato che l'incremento di personale si concentri sulla formazione di figure con elevate competenze gestionali, come RUP specializzati e esperti in project management. Si è espresso il desiderio che non si arrivi alla costituzione di una nuova struttura pubblica dedicata alla progettazione diretta delle opere, considerata un'idea anacronistica in un contesto che richiede approcci multidisciplinari e tecnologie avanzate.
Infine, sull'articolo 9, relativo alla revisione dei prezzi, il CNI ha evidenziato come il meccanismo presupponga la tempestiva disponibilità degli indici ISTAT di riferimento. La mancata pubblicazione di tali indici rende di fatto incerta e disallineata l'applicazione della revisione prezzi.

Sostenibilità e Concretezza: L'Obiettivo del CNI

In conclusione, Catta ha ribadito che il contributo del CNI mira a fornire al Parlamento e al Governo elementi tecnici e operativi. L'obiettivo è garantire che le misure adottate per accelerare l'attuazione del PNRR e la realizzazione delle infrastrutture strategiche siano sostenibili, coerenti e concretamente attuabili, nel pieno rispetto delle competenze tecniche e del principio di legalità.


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