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DL Infrastrutture: novità per compensare il caro materiali

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DL Infrastrutture: novità per compensare il caro materiali
Stop alle revisioni retroattive nei contratti pubblici: con le nuove regole introdotte dal DL Infrastrutture cambia il modo di gestire il caro materiali

Arriva un chiarimento importante per chi opera nei lavori pubblici: con il DL Infrastrutture cambia il modo di gestire il caro materiali. Le Commissioni Ambiente e Trasporti della Camera hanno approvato un emendamento che introduce una nuova disciplina pensata per rendere più chiaro e puntuale il meccanismo della revisione dei prezzi negli appalti pubblici.
La misura nasce dall’esigenza di fronteggiare l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia che, negli ultimi anni, ha inciso profondamente sull’equilibrio economico dei contratti. Con la nuova norma, però, si pone un argine alle interpretazioni retroattive.

DL Infrastrutture: variazioni di prezzo solo per il 2025

Il calcolo delle variazioni di prezzo, sia in aumento che in diminuzione, tra quanto previsto a base di gara e i prezziari aggiornati (al netto dei ribassi) sarà infatti possibile solo a partire dal 2025. Questo significa che le stazioni appaltanti non potranno applicare il meccanismo della revisione prezzi agli anni precedenti.
Un passaggio fondamentale, perché evita la possibilità di rimettere mano a importi già liquidati per le annualità fino al 2024, offrendo così maggiore stabilità e certezze agli operatori economici coinvolti nei lavori pubblici.