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DL Infrastrutture: quali effetti sul settore fotovoltaico?

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DL Infrastrutture: quali effetti sul settore fotovoltaico?
Il DL Infrastrutture apre nuove strade al fotovoltaico: ecco perché questo decreto potrebbe essere la svolta che il settore attendeva da troppo tempo

Il DL Infrastrutture può segnare un punto di svolta per lo sviluppo delle energie rinnovabili nel nostro Paese. In un panorama ancora frenato da incertezze normative e regole frammentate, l’Alleanza per il Fotovoltaico in Italia ha espresso una valutazione positiva sull’articolo 13 del decreto, intervenendo durante le audizioni alla Camera. Il provvedimento, seppur parziale e temporaneo, apre spiragli concreti per rimettere in moto gli investimenti nel settore.
Il cuore della proposta sta nel superamento di una logica attendista che subordinava la definizione delle “zone di accelerazione” alla mappatura futura delle aree idonee. Ora, invece, i piani regionali possono individuare queste zone all’interno delle aree “transitorie” già previste dal D.lgs. 199/2021. A ciò si aggiunge l’inclusione delle aree industriali mappate dal GSE, rendendo subito disponibili spazi utilizzabili per nuovi impianti.
Questa apertura consente di sbloccare iter autorizzativi rimasti fermi e fornisce un punto di riferimento operativo per gli sviluppatori. Un altro passo in avanti è l’obbligo, per le Regioni, di recepire le zone di accelerazione come contenuto minimo dei loro piani: una garanzia per un’applicazione più uniforme a livello nazionale. Positivi anche i tempi più rapidi previsti per la Valutazione Ambientale Strategica e il potere sostitutivo assegnato al Governo in caso di inerzia regionale.
L’Alleanza invita però a non considerare queste misure un traguardo, ma un punto di partenza. Serve uno sforzo da parte delle Regioni per ampliare il perimetro delle aree idonee, oggi limitato al minimo definito dalla legge, così da accelerare davvero il percorso verso gli obiettivi 2030.
Allo stesso tempo, viene ribadita la necessità di una riforma strutturale: l’attuale sistema risulta disomogeneo e soggetto a interpretazioni locali che creano incertezza e contenziosi, come dimostrano i casi Sardegna e altre Regioni già oggetto di rilievi giurisprudenziali. Serve chiarezza normativa e una governance più efficace.
Il decreto in discussione, secondo l’Alleanza, rappresenta un’occasione per il Legislatore di intervenire anche sul Testo Unico sulle Rinnovabili (D.lgs. 190/2024), risolvendo criticità come: l’utilizzo di criteri più proporzionati per la definizione delle aree idonee, la limitazione dei poteri di veto nella PAS alle sole amministrazioni con parere vincolante, e una definizione più concreta del concetto di “interesse pubblico prevalente”.

DL Infrastrutture: il commento del portavoce dell’Alleanza

“Accogliamo con favore i segnali di pragmatismo contenuti nel DL Infrastrutture, che può rappresentare non solo un provvedimento di emergenza, ma anche l’inizio di un percorso più ambizioso e sistemico di riforma - ha dichiarato Filippo Fontana, portavoce dell’Alleanza -. È essenziale garantire una cornice normativa stabile, omogenea e coerente su tutto il territorio nazionale, che valorizzi il fotovoltaico come motore di decarbonizzazione e sviluppo. Siamo pronti a collaborare per accelerare la transizione energetica del Paese”.