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DL Sviluppo approvato dalla Camera, ora passa al Senato. Ecco le misure

Lavori pubblici di
L'esame parlamentare si e' esaurito con il lavoro delle Commissioni bilancio e finanze della Camera, ma alcune misure introdotte sono state poi stralciate dal maxiemendamento del governo


Crediti di imposta finanziati con fondi europei, semplificazioni fiscali, alleggerimento delle cosiddette 'ganasce', appalti pubblici piu' veloci, riproposizione del 'piano casa'. Queste le misure del decreto sviluppo, la spinta alla crescita a costo zero per il bilancio dello Stato, approvato dalla Camera con 308 sì, 288 no e 2 astenuti. Il decreto passa blindato al Senato che lo deve convertire entro il 12 luglio.

L'esame parlamentare si e' esaurito con il lavoro delle Commissioni bilancio e finanze della Camera, ma alcune misure introdotte sono state poi stralciate dal maxiemendamento del governo.

Ecco riassunte le misure d’interesse per il settore dell’edilizia contenute nel decreto:

SPIAGGE - e' saltata la norma che introduceva il diritto di superficie di 20 anni per gli arenili. La questione sara' affrontata nell'ambito della legge comunitaria.

APPALTI PUBBLICI - le norme sono volte e ridurre i tempi di realizzazione e semplificare le procedure. Viene elevato da 500.000 e 1 milione di euro il limite di importo entro il quale e' consentito affidare i lavori con procedura negoziata senza bando di gara. Tra le novita' anche l'introduzione di limiti alle opere compensative dell'impatto territoriao'e e sociale che non possono superare il 2% della spesa, anziche' il 5%.

Nel corso dell'esame in Commissione e' passato un emendamento del Pd secondo cui le spese relative al costo di personale sono escluse nella valutazione dell'offerta migliore (per disincentivare il ricorso al lavoro nero).

EDILIZIA PRIVATA - e' previsto il silenzio-assenso per ottenere il permesso di costruire. Inoltre la Dia (dichiarazione di inizio attivita') puo' essere sostituita dalla Scia (segnalazione certificata di inizio attivita').

PIANO CASA - le Regioni devono approvare entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge sviluppo proprie leggi per incentivare la ristrutturazione del patrimonio edilizio e la riqualificazione delle aree urbane degradate. Gli incentivi sono: la possibilita' di ampliamenti volumetrici rispetto a quelli preesistenti, la delocalizzazione delle volumetrie anche in aree diverse, il cambio di destinazione d'uso. Sono esclusi da questi interventi gli immobili abusivi ma sono compresi quelli regolarizzati con condoni.

Qualora entro 120 giorni dalla data di approvazione della legge le Regioni non abbiano provveduto ad emanare proprie leggi, viene automaticamente riconosciuta la possibilita' di ampliare del 20% il volume dell'immobile destinato ad uso abitativo e di ampliare del 10% la superficie coperta nel caso di edifici adibiti ad uso diverso.

MUTUI - quelli a tasso variabili, stipulati per l'acquisto o la ristrutturazione della prima casa, sono rinegoziabili. Questa facolta' e' consentita per finanziamenti di importo fino a 200.000 (nella prima versione del decreto il limite era di 150.000 euro) euro a condizione che il titolare abbia un reddito Isee non superiore a 35.000 euro (era 30.000).

RIFIUTI - viene fatta slittare l'entrata in vigore del sistema di tracciabilita' dei rifiuti per le imprese (SISTRI) che hanno fino a 10 dipendenti. Il nuovo termine non dovra' essere antecedente al primo giugno 2012 (dal 2 gennaio 2012).