1. Home
  2. Notizie e Mercato
  3. Dl Sviluppo: l’ANCI esprime preoccupazioni sulle misure che riguardano i Comuni

Dl Sviluppo: l’ANCI esprime preoccupazioni sulle misure che riguardano i Comuni

Lavori pubblici di
L’associazione, nel corso di un incontro alla Camera, ha affrontato i temi delle reti d’impresa, delle ‘zone a burocrazia zero’, dei distretti turistico-alberghieri e della nautica da diporto


Una delegazione dell’ANCI e’ stata ricevuta oggi dai rappresentanti del gruppo dell’Udc alla Camera. Presenti all’incontro il Vicesindaco di Brindisi e Delegato ANCI allo Sviluppo economico, Mauro D’Attis, il Vice Segretario dell’ANCI, Veronica Nicotra, il responsabile dell’Area Attivita’ produttive, Antonio Ragonesi, e i parlamentari Gian Luca Galletti (vice presidente dei deputati Udc), Amedeo Ciccanti (capogruppo Udc in Commissione Bilancio), Marco Calgaro (membro Udc della Commissione Bilancio) e Mauro Libe’ (responsabile nazionale Udc per gli Enti locali).

Nel corso dell’incontro l’ANCI ha espresso preoccupazione per alcuni punti critici riguardanti il Dl sviluppo, che la prossima settimana dovrebbe essere sottoposto al vaglio della Camera. ‘’Abbiamo evidenziato innanzitutto - afferma D’Attis - preoccupazione per le modalita’ di copertura finanziaria delle norme relative al credito d’imposta per la ricerca scientifica e per il nuovo lavoro stabile nel Mezzogiorno’’.

La discussione si e’ pero’ incentrata soprattutto sull’articolo 3 del decreto, che affronta i temi delle reti d’impresa, delle ‘zone a burocrazia zero’, dei distretti turistico-alberghieri e della nautica da diporto: ‘’In questi casi - spiega D’Attis - andrebbero urgentemente chiarite le procedure per il riconoscimento del diritto di superficie ed in particolare i compiti assegnati ai Comuni. Sull’introduzione dei distretti turistico alberghieri, poi, abbiamo segnalato la necessita’ di un maggiore coinvolgimento dei Comuni eventualmente interessati, nonche’ le criticita’ che deriverebbero dai compiti assegnati agli sportelli unici dei distretti, che sono istituiti senza alcun coordinamento con la disciplina vigente in materia di sportello unico’’.

L’ANCI ha segnalato inoltre ‘’la preoccupante moltiplicazione dei titoli e degli atti abilitativi nella normativa urbanistico-edilizia per i privati, che passano da tre a sette, determinando confusione e complessita’ piuttosto che semplificazione’’.

E’ stato sottolineato infine anche il nodo dell’Agenzia nazionale di vigilanza sulle risorse idriche: ‘’La disciplina di questo istituto - spiega D’Attis - non ha visto il coinvolgimento dei Comuni: a nostro parere questa mancanza andrebbe recuperata in sede di composizione degli organi dell’Agenzia’’.

D’Attis ha ricordato inoltre che ‘’l’ANCI ha presentato una serie di emendamenti, alcuni dei quali giudicati inammissibili, riguardanti il Patto di stabilita’, con particolare riferimento allo sblocco degli investimenti per l’edilizia scolastica, e le questioni delle addizionali sui diritti d’imbarco’’.

I rappresentanti del gruppo dell’Udc alla Camera, da parte loro, ‘’hanno dimostrato una grande disponibilita’ nell’ascolto e nella valutazione delle nostre proposte - afferma D’Attis - informandoci di aver gia’ chiesto, in sede di Commissione Bilancio, lo stralcio dell’articolo 3 del decreto. Speriamo ora - prosegue l’esponente dell’ANCI - che l’Aula riconsideri le nostre proposte emendative, che vanno unitamente nel senso di una semplificazione e di una chiarificazione dei compiti dei Comuni per rendere sempre piu’ efficienti i servizi ai cittadini’’.