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Ecobonus e ristrutturazioni: la promessa del Ministro Patuanelli

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“La limitazione del consumo di territorio e la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio sono prioritarie”, ha detto il ministro prima di dare la buona notizia

In occasione del Convegno di studi “Progettare il Paese - dare futuro alle città e ai territori in cui viviamo", andato in scena a Bard e organizzato Dal Consiglio Nazionale degli Architetti in collaborazione con l’Associazione Forte di Bard e con il sostegno del Consiglio Regionale della Valle d’Aosta, il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha inviato un messaggio al Cnappc. I contenuti sono molto interessanti, non solo per gli architetti. Vediamo insieme di cosa si tratta.

“La vostra organizzazione, e i professionisti che ne fanno parte, da anni è impegnata nellatrasformazione e rigenerazione di tutte le aree urbane, perseguendo come priorità la limitazione del consumo di territorio e la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio. La prima azione che va in questa direzione è la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, anche attraverso l’utilizzo di materiali edili eco-compatibili e l’adozione di criteri di efficienza energetica nelle opere di restauro”.

Ecobonus, bonus ristrutturazioni e bonus verde nella Legge di Bilancio

“A sostegno di questa finalità esistono alcuni strumenti agevolativi come il bonus per le ristrutturazioni edilizie, quello per il risparmio energetico e quello per il verde. Nella prossima Legge di Bilancio ci adopereremo per una proroga di queste misure, non solo per offrire risorse a chi si accinge a ristrutturare, ma soprattutto per spingere le scelte di nuovi investimenti dei privati in questa direzione”.

“È indispensabile - continua il messaggio - che misure del genere siano rese strutturali, così da promuovere un mercato troppo spesso minato dall’incertezza, sia per chi fa gli interventi sia per le aziende che producono i beni oggetto dell’agevolazione. Dobbiamo adoperarci anche sul fronte della messa in sicurezza, la manutenzione e la rigenerazione di tutto il patrimonio edilizio pubblico e privato, ricordando che, nel nostro Paese, 24 milioni di persone vivono in zone ad alto rischio sismico e 6 in quelle a rischio idrogeologico. Dobbiamo essere consapevoli e farci carico di questa situazione”.

“Compito primario della politica - si legge ancora - è dare orientamenti alle scelte dei cittadini e delle imprese attraverso tutte quelle leve in grado di produrre risultati positivi per la collettività, che necessita dell’accompagnamento delle Istituzioni anche al di fuori delle fasi emergenziali.

La riqualificazione del patrimonio immobiliare rappresenta, inoltre, un volano di crescita economica, visto l’alto potenziale del settore delle costruzioni, per il quale si stima che l’aumento di investimenti di un miliardo di euro permette di creare una domanda aggiuntiva diretta e indiretta di oltre due miliardi. Riqualificare è infine un’attività che è il prodotto di altre attività, come la ricerca e l’innovazione tecnologica, che da Ministro tengo a sostenere, soprattutto in chiave green, attraverso agevolazioni dedicate”.

“Progettare il Paese” è il titolo del vostro convegno: per la mia parte voglio contribuire, offrendo soluzioni per migliorare i contesti in cui vivono i cittadini, da Nord a Sud, dal centro alle periferie, da Roma al borgo più piccolo. Su questo spero di poter avviare, anche con le altre Amministrazioni competenti, tavoli di lavoro per ricercare insieme soluzioni al cui centro ci siano i cittadini, la loro sicurezza e il loro vivere bene”.

“Vogliamo città moderne, intelligenti -  conclude il messaggio -, dove alla tradizione affianchiamo servizi digitali in grado di modulare le infrastrutture materiali con quelle immateriali: nuove tecnologie delle comunicazioni, dell'efficienza energetica e della mobilità sono la premessa per riuscire a soddisfare le attuali esigenze di cittadini, imprese e istituzioni. “Progettare il Paese”, quindi, significa progettare il futuro sostenibile, perché dalla condizione dell’habitat in cui viviamo discende la qualità del nostro capitale sociale sul quale abbiamo il dovere di continuare a investire per ridurre le esclusioni e aumentare il benessere dell’intera collettività”.