Edilizia scolastica: i vantaggi del concorso di progettazione

di Marco Zibetti
I concorsi di progettazione possono rivoluzionare in meglio l’edilizia scolastica, accelerando tempi, migliorando qualità e offrendo opportunità. Ecco perché

Innovazione, tempi certi e qualità superiore: l’edilizia scolastica può davvero cambiare passo grazie ai concorsi di progettazione. Una recente indagine mostra come questa modalità, spesso percepita come più costosa, sia in realtà competitiva sul piano economico e decisamente vantaggiosa in termini di risultati e processi. Scopriamo di più.
Lo studio “Dopo il progetto”, promosso dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) e curato da Cresme, ha analizzato uno dei nodi cronici delle opere pubbliche in Italia: tempi lunghi, costi in crescita e conflitti tra gli attori coinvolti. Il focus ha riguardato 300 edifici scolastici realizzati tra il 2015 e il 2024. Dal campione sono stati selezionati 103 casi omogenei (41 con concorsi di progettazione, 30 con appalti integrati e 32 con altri bandi) per un valore complessivo di circa 1,2 miliardi di euro (media 11,3 milioni a scuola).
Il concorso di progettazione è stato applicato soprattutto a interventi di dimensioni maggiori (oltre il 30% del valore rispetto ad altre procedure). Le scuole nate con questo metodo hanno costi medi di 13,6 milioni di euro, contro i 10,1 milioni degli appalti integrati e i 9,5 milioni degli altri bandi.
Sul fronte dei tempi, i concorsi mostrano una progettazione più rapida: -28% rispetto agli appalti integrati e -19% rispetto ai bandi SAI. In media, la realizzazione richiede 5,6 anni (contro i 6,5 dei SAI e i 5,7 degli appalti integrati), con una riduzione di circa un anno rispetto alle procedure di Offerta Economicamente Più Vantaggiosa.
Anche i costi finali variano in misura simile per tutte le modalità: +18,9% per i concorsi, +19,7% per i SAI, +15,8% per gli appalti integrati. Le spese tecniche incidono per l’11,1% nei concorsi, 10,5% nei SAI e 10,2% negli appalti integrati.
Sul piano qualitativo, i concorsi offrono valutazioni articolate su sostenibilità, efficienza, rapporto forma-funzione e integrazione nel contesto. Ne derivano edifici più innovativi e performanti rispetto alle altre tipologie di appalto.

Edilizia scolastica: la posizione degli architetti

“I risultati della ricerca rafforzano il nostro impegno per promuovere i concorsi di progettazione - afferma Massimo Crusi, presidente del CNAPPC - come procedura fondamentale per selezionare progetti di qualità, in coerenza con le necessità sociali ed economiche, garantendo opere belle e funzionali e occasioni meritocratiche per i giovani professionisti”.
Diego Zoppi, responsabile Rapporti con Istituzioni Estere del CNAPPC, ricorda che “il dibattito sui concorsi è attuale anche per la revisione della Direttiva europea sugli appalti pubblici, che punta a un mercato più coeso e innovativo, in primis nelle costruzioni”.
Per Tiziana Campus, responsabile Dipartimento Concorsi, “la qualità non nasce solo dalle norme: i concorsi stimolano la concorrenza delle idee, ma servono formazione e strumenti culturali, tecnici e giuridici per scegliere con competenza”.


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