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Emilia-Romagna: rapporto congiunturale Ance sull’industria delle costruzioni

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Il rapporto Ance mette in evidenza che la crisi nel settore non è finita ed il trend negativo continua anche nell’anno in corso con una diminuzione del 3,6% rispetto all’anno precedente


E' stato presentato alla stampa il Rapporto congiunturale sull'industria delle costruzioni in Emilia-Romagna, promosso da Ance Emilia-Romagna e curato dal Centro Studi dell’Ance. Lo studio è stato introdotto dal presidente dell'Ance Emilia-Romagna Gabriele Buia ed illustrato dalla dott.ssa Anna Bimbo e dal dott. Flavio Monosilio del Centro Studi dell’Ance. All’incontro hanno partecipato l’Assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli (Attività Produttive) ed il Direttore di Unioncamere Ugo Girardi.

Il rapporto mette in evidenza che la crisi nel settore non è finita ed il trend negativo continua anche nell’anno in corso con una diminuzione del 3,6% rispetto all’anno precedente. Il 2013, sarà il sesto anno consecutivo di flessione degli investimenti in costruzioni, che porterà ad una perdita complessiva, secondo le stime Ance-Ance Emilia-Romagna, del 29,6% dei volumi produttivi.

La crisi coinvolge quasi tutti i comparti di attività: la produzione di nuove abitazioni, in sei anni perde il 53,9%, l’edilizia non residenziale privata segna una riduzione del 35,3%, le opere pubbliche, registrano una caduta del 38,2%. Solo il comparto della riqualificazione degli immobili residenziali mostra un aumento dei livelli produttivi (+11,1%).

Nel 2014, in assenza di incisive misure specifiche, per il settore proseguirà la drammatica crisi con un calo degli investimenti del 2,6% in termini reali su base annua. Per invertire la tendenza in atto occorrono interventi a forte impatto nell’immediato e che abbiano carattere di continuità. Il mercato del lavoro continua a risentire pesantemente della prolungata crisi in atto nelle costruzioni.

Tra il 2008 e il 2012 il settore ha perso 46.300 lavoratori e il numero delle ore autorizzate di cassa integrazione, nello stesso intervallo, è passato da circa 2,2 milioni nel 2008 a 11 milioni del 2012, nel tentativo, da parte delle imprese del settore di non disperdere il know-how acquisito. In ulteriore peggioramento il mercato immobiliare residenziale della Regione che vede un calo delle abitazioni compravendute tra il 2007 ed il 2012 del 54,4%.

Lo studio prosegue facendo il punto sul significativo razionamento del credito alle famiglie ed alle imprese, sui ritardati pagamenti e sui vincoli stringenti imposti dal Patto di Stabilità Interno. L’ultima parte del rapporto analizza la Manovra di finanza pubblica, le risorse stanziate per le infrastrutture ed il project financing.

Download:
Rapporto congiunturale Ance Emilia-Romagna giugno 2013