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Enfinity commenta il decreto sul 4° Conto Energia

Energie rinnovabili di
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Francesco Zorgno, Amministratore Delegato dell'azienda, esprime, nel complesso, un giudizio positivo sulla norma, pur stigmatizzando la brusca riduzione degli incentivi per gli impianti di grandi dimensioni.


Enfinity, multinazionale belga che sviluppa, progetta e finanzia impianti ad energia rinnovabile, ad oggi il sesto player del settore delle rinnovabili al mondo, prende posizione in merito al decreto legislativo che recepisce la direttiva europea in materia di incentivi alle energie rinnovabili, in particolare sul Quarto Conto Energia, il cui via libera è stato comunicato ieri al mercato.

Francesco Zorgno, AD di Enfinity Italia, dichiara: “Abbiamo sempre affermato che servono chiarezza e stabilità. Quindi, al di là del giudizio sul contenuto, l’importante è che le decisioni prese oggi vengano mantenute. Per poter pianificare e garantire uno sviluppo al settore è necessario che le condizioni siano chiare e non cambino in continuazione.

Entrando nel merito del decreto, sottolineo che siamo felici che la strada indicata dal Ministero sia perfettamente in linea con la strategia di Enfinity, che ha focalizzato i propri sforzi sui tetti e sugli impianti di piccole dimensioni. Infatti Enfinity non ha puntato su progetti di enormi dimensioni, ma ha sviluppato e investito molto sui tetti. L’expertise sui tetti è nel nostro dna, perché siamo una società nordeuropea, nata e cresciuta in paesi dove si realizzano essenzialmente progetti su copertura e non su terreno. E speriamo che questa expertise, la cui validità è confermata anche dal decreto in oggetto, ci permetta di lavorare a lungo e in modo sostenibile.

Una nota negativa del Quarto Conto Energia va tuttavia evidenziata: la brusca riduzione degli incentivi per gli impianti di grandi dimensioni. Queste restrizioni, che non sono state programmate in modo graduale, come sarebbe stato auspicabile, avranno gravi ripercussioni. Tutti coloro che avevano progettato impianti di questa tipologia, non potranno portarli a termine, e questo causerà gravi perdite”.