Quando si parla di equo compenso, ogni vittoria concreta rappresenta un segnale importante. E questa volta arriva dalla Sicilia, dove il Conservatorio Statale di Musica Vincenzo Bellini di Caltanissetta è stato costretto a fare marcia indietro su una procedura di affidamento ritenuta non conforme alla normativa vigente. Una svolta ottenuta anche grazie all’intervento deciso della Fondazione Inarcassa, che da tempo vigila sulla correttezza dei bandi pubblici.
L’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), con la delibera n. 167/2025, ha accolto le osservazioni sollevate dalla Fondazione e ha stabilito l’annullamento della gara relativa ai servizi di direzione lavori e coordinamento della sicurezza per l’intervento di riqualificazione dell’edificio del Conservatorio. Una decisione che impone alla stazione appaltante l’apertura di una nuova procedura con parcelle adeguate, in linea con i principi dell’equo compenso.
La Fondazione Inarcassa aveva infatti diffidato formalmente l’ente, contestando sia la sottostima dei corrispettivi professionali, sia il calcolo errato dei compensi per le attività tecniche, in particolare quelle legate alla Direzione Lavori e al Coordinamento della Sicurezza in fase di Esecuzione (C.S.E.). Ma c’è di più: secondo la Fondazione, il Conservatorio avrebbe “inopinatamente ed illegittimamente ridotto la base d’asta al fine di restare al di sotto della soglia dei 140.000 euro”, così da procedere con un affidamento diretto.
Equo compenso: segnali incoraggianti
Il successo ottenuto a Caltanissetta si inserisce in un contesto più ampio. L’Osservatorio della Fondazione Inarcassa, che monitora le anomalie nei bandi pubblici, ha rilevato un calo nelle segnalazioni da parte dei professionisti. Un dato incoraggiante, che lascia intendere una crescente consapevolezza da parte delle stazioni appaltanti riguardo all’importanza dell’equo compenso nei servizi di architettura e ingegneria.
Un segnale positivo, dunque, non solo per chi ha a cuore la dignità professionale, ma anche per il sistema degli appalti pubblici nel suo complesso.
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