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EurObserv’ER: oltre 1 milione gli occupati nelle energie rinnovabili in Europa

Energie rinnovabili di
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A guidare la speciale classifica tra i comparti, sorprendentemente, sono le biomasse solide, con 273.000 posti di lavoro. Seguono fotovoltaico (268.110) ed eolico (253.145)


Nell’Unione europea, il settore energie rinnovabili ha superato la soglia del milione di occupati. Il risultato emerge dal Rapporto “The State of Renewable Energies in Europe“, una pubblicazione a cura dell’osservatorio delle energie rinnovabili EurObserv’ER. Nel 2010 erano ormai circa 1.114.000 i lavoratori del settore: una cifra che è lievitata del 25% rispetto all’anno precedente.

Con un certo stupore rispetto alle aspettative, non sono nè l’eolico (con 253.145 posti di lavoro), nè il fotovoltaico (268.110) a guidare questa particolare classifica, bensì il comparto biomasse solide con 273.000 occupazioni. A seguire biogas (52.810) e solare termico (49.845). In realtà, nella maggioranza dei paesi l’aumento maggiore è stato registrato proprio nel fotovoltaico, confermando le previsioni.

L’incremento medio è stato del 50%, ma in Paesi come Francia, Italia e Germania il livello occupazionale è salito del 70%. I pannelli solari superano le turbine eoliche e detengono il primato anche per quanto riguarda il fatturato: nell’Ue sono stati generati 127 miliardi di euro grazie alle rinnovabili, il 15% in più nel 2010 rispetto al 2009, e gran parte di questo fatturato è legata proprio all’energia solare.

La Germania ha il più alto numero di posti di lavoro nel settore rinnovabili, pari a 361.360, anche grazie agli investimenti massivi operati nell’energia solare. La Francia si trova al secondo posto con (174.735), mentre Italia, Spagna e Svezia chiudono la top five. Il Regno Unito si piazza invece al nono posto in termini di occupazione nel 2010, con 31.700 posti.

L’aumento dell’occupazione nel settore è strettamente correlata all’incremento del consumo di energia prodotta da fonti rinnovabili. Nel 2010, le energie rinnovabili rappresentavano il 12,4% del consumo finale di energia in Europa, rispetto all’11,5% nel 2009 e al 10,5% nel 2008.

Se si guarda agli orientamenti degli organismi e delle autorità nazionali e sovranazionali, e alle politiche dell’Unione Europea (tra tutte, la Direttiva 2009/28/CE contenente gli obiettivi 20-20-20), è facile prevedere come questi dati siano destinati a crescere nel corso dei prossimi anni, e con loro anche Il potenziale occupazionale offerto da questo comparto.