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Expo 2015, necessaria una legge speciale

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Claudio De Albertis, presidente di Assimpredil Ance, ha dichiarato che entro il 2015 sarà possibile trasformare Milano in una Green Town


Claudio De Albertis, presidente di Assimpredil Ance, l'Associazione del sistema Ance che raggruppa le imprese edili delle province di Milano, Lodi, Monza e Brianza, ha dichiarato nel corso dell' assemblea annuale l' esigenza immediata di una Legge Speciale per Expo, da approvare attraverso la prossima Finanziaria e che preveda inoltre uno snellimento dei tempi burocratici per l'approvazione dei progetti, un'estensione degli incentivi fiscali sia  per le ristrutturazioni che per  le nuove costruzioni e soprattutto favorisca la demolizione e la ricostruzione degli immobili più compromessi, una sorta di rottamazione degli edifici.

Come chiarito dal Presidente di Assimpredil Ance , infatti, “Con norme adeguate sarà possibile offrire ai milanesi ed ai milioni di visitatori che arriveranno nel 2015, una Green Town, una citta` che avra` fatto passi da gigante verso la sostenibilita` ambientale, con prodotti edilizi evoluti, tecnologicamente avanzati e rispondenti ai reali stili di vita dei cittadini”.

Al fine di  raggiungere questo risultato e adattare il nostro paese alle esigenze di chi vive e produce ricchezza per tutta la comunità, occorre pianificare una politica industriale che riqualifichi domanda e offerta.

Si sente il bisogno di una committenza pubblica consapevole - ha ricordato De Albertis - fortemente orientata alla sostenibilità` ambientale che guidi un ampio processo di rinnovamento culturale capace di coinvolgere la società milanese nel suo complesso: solo in questo modo si supereranno i tabù che attualmente impediscono la modernizzazione della città, come la conservazione di tutti i manufatti ad ogni costo o il privilegiare interventi edilizi i cui benefici si misurino solo nel breve periodo”.

Conseguentemente occorrono imprese vere e moderne – ha sottolineato De Albertis-  più` strutturate, meglio organizzate e forti di un rinnovamento culturale imprenditoriale. Non e` più` accettabile che per accedere al mercato privato delle costruzioni, pari a circa l`80% del giro d'affari, basti presentarsi alla Camera di Commercio con carta d`identita` e codice fiscale, mentre per chi vuole intermediare un alloggio e` necessario sostenere un esame di abilitazione”.

Per svolgere la professione di imprenditore edile - ha proseguito il Presidente di Assimpredil Ance - in un settore dove il fattore umano e` talmente rilevante da essere la vera ricchezza ddell'impresa occorre essere formati e responsabilizzati.

Il rispetto delle regole e` fondamentale. Regole pero` non fini a se stesse, non solo produttrici di una massa cartacea, ma capaci di consentire alle imprese  di produrre ricchezza, anche ambientale, all'interno di percorsi chiari e con obiettivi precisi, da poter affrontare con scelte produttive anche diverse tra loro.

De Albertis ha concluso affermando che le  regole odierne, ossessive e soffocanti, hanno generato un atteggiamento di assuefazione nei confronti degli operatori del settore che conseguentemente hanno frenato pesantemente l'innovazione tecnologica”.

Le imprese edili - ha ultimato De Albertis - devono contribuire a creare una Milano diversa, con un modello di impresa differente, se e` vero che il settore delle costruzioni ha una assoluta centralità` nell'economia del nostro paese”.