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Fa’ la cosa giusta torna a Fieramilanocity dal 10 al 12 marzo

Ecologia e tutela ambientale di
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Si tratta della quattordicesima fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili. L'attualità sarà al centro degli appuntamenti in cartellone

Dal 10 al 12 marzo 2017 nei padiglioni 3 e 4 di fieramilanocity si aprirà al pubblico la quattordicesima edizione di Fa' la cosa giusta!, la fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, organizzata da Terre di mezzo Eventi. Il pubblico di Fa' la cosa giusta! troverà nuovi temi e progetti, affiancati a prodotti e iniziative negli ambiti che da sempre caratterizzano la fiera. Una fiera ancora più grande: 32mila m2 di spazio espositivo ospiteranno 700 espositori, divisi in 11 sezioni tematiche e 6 aree speciali.

Oltre 300 gli appuntamenti in programma culturale: incontri, convegni, laboratori per adulti, bambini e ragazzi, degustazioni, dimostrazioni pratiche, letture.

L'attualità sarà al centro degli appuntamenti principali di Fa' la cosa giusta!:

"Restituire per guardare avanti!”: Beppe Severgnini, giornalista e scrittore, intervista Diego Piacentini, 13 anni in Apple e poi da 16 in Amazon fino a diventarne Senior Vice President. Ha accettato di tornare a lavorare in Italia come Commissario per l’attuazione dell’Agenda digitale, pro bono, con l’idea di “restituire” al Paese quanto ricevuto. Sarà un dialogo divertente ma anche serio, che esplorerà una prospettiva che forse non appartiene molto al nostro DNA, ma che può aiutare l’Italia a costruire un domani diverso. Sabato 11 alle 11.30 nello spazio del Comune di Milano.

Sabato 11 la fiera ospiterà anche due tra le voci più autorevoli dello sport italiano: Mauro Berruto, già allenatore della nazionale italiana di pallavolo, ha sempre messo al centro dello sport i valori della lealtà, della costruzione del gruppo, dell’onestà; Flavio Tranquillo, la “voce del basket” oggi in Italia, è autore di vari libri, tra cui “I dieci passi”, dedicato al tema dell’antimafia. In questo incontro saranno insieme per raccontare come lo sport prima ancora di essere competizione, è inclusione. Insieme a loro Gino Cervi, voce nota dello sport milanese e non solo. “Lo sport pulito. Per tutti. A partire dai più piccoli”. Appuntamento alle 17, in Piazza Terre di mezzo.

Oltre un anno fa veniva rapito, torturato e ucciso in Egitto Giulio Regeni. La campagna per conoscere mandanti e autori dell’assassinio di Giulio ha contribuito a ricordarci che in Italia da quasi 30 anni aspettiamo una vera, seria legge contro la tortura. Se ne parlerà con Riccardo Noury, portavoce nazionale Amnesty International; Lorenzo Guadagnucci, giornalista, autore di "Noi della Diaz" e "Era un giorno qualsiasi" sull'eccidio di Sant'Anna di Stazzema; Alessandra Ballerini, avvocato della famiglia di Giulio Regeni (in attesa di conferma). Domenica alle 14 in Piazza Pace e partecipazione.

Da dove provengono i materiali che costituiscono la tecnologia che portiamo in tasca tutti i giorni? Qual è il loro impatto ambientale e sociale? Il tema sarà al centro di un incontro in programma per sabato 11 alle 15, a cura di Fairphone, il primo smartphone prodotto con materie prime il più possibile provenienti da filiera etica, da miniere non situate in aree di conflitto, materiali riciclati, processi produttivi non dannosi per l'ambiente e per i lavoratori. Si tratta di uno smartphone di fascia medio-alta, di qualità poco al di sotto dei top di gamma, con una struttura modulare, e la disponibilità di pezzi di ricambio facilmente sostituibili che lo rende ancora più sostenibile.

Venerdì 10 marzo la fiera ospiterà la nuova edizione della Scuola delle buone pratiche, organizzata da LegAutonomie e Terre di mezzo, in collaborazione con l’Associazione Borghi Autentici d’Italia. I lavori di quest'anno ruoteranno intorno al tema della bellezza come strumento di rigenerazione del tessuto sociale ed economico. Si parlerà, ad esempio, dei progetti di coesione sociale che nascono proprio da differenti situazioni di fragilità: l'emergenza (ad esempio quella migratoria) che viene trasformata in una risorsa per la comunità; il degrado strutturale che caratterizza molte aree periferiche delle nostre città con un'elevata concentrazione di edilizia popolare e popolazione anziana, fino ad arrivare allo spopolamento che mette a rischio alcuni borghi del territorio italiano.

Poi ci sono le catastrofi naturali, come quella del terremoto in Centro Italia: come si può ricostruire una comunità locale ferita? Insieme al problema della ricostruzione materiale, c’è anche quello della ricostruzione immateriale, del senso di comunità e di appartenenza che un terremoto può far sparire nel giro di pochi secondi.