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Fondazione Impresa presenta l’Indice di Green Economy 2012. Trentino al top

Energie rinnovabili di
Staccate di molto la Toscana e l’Umbria, rispettivamente seconda e terza, mentre i fanalini di coda nella corsa alla green economy sono Campania, Sicilia e Puglia


Secondo l’Indice di Green Economy 2012 realizzato da Fondazione Impresa sulla base di 21 indicatori relativi ai settori energia, imprese, agricoltura, turismo, edilizia, trasporti e rifiuti, le regioni più “green” d’Italia sono Trentino Alto Adige, Toscana e Umbria. Il Trentino Alto Adige svetta da solo in testa alla classifica, staccando di molto la 2° Toscana e la 3° Umbria, mentre i fanalini di coda nella corsa alla green economy sono Campania (18°), Sicilia (19°) e Puglia (20°).

ENERGIA - Rispetto al settore energia, le regioni del Centro e del Nord esprimono le migliori performance. Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Umbria presentano la maggiore percentuale di energia elettrica da fonti rinnovabili (rispettivamente 100,0%, 91,9% e 55,3% sulla produzione totale). Rispetto al risparmio energetico certificato con i Titoli di Efficienza Energetica si comportano meglio le regioni del Centro e del Sud, con Toscana, Umbria e Puglia prime in classifica.

IMPRESE E PRODOTTI - Rispetto al settore imprese e prodotti, le regioni che presentano le migliori performance sono quelle del Centro e del Nord. In particolare, Trentino Alto Adige, Toscana e Marche sono prime per diffusione di licenze ECOLABEL e Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Molise sono prime per certificazioni ISO 14001.

AGRICOLTURA - Nel settore agricoltura, le regioni che esprimono le migliori performance sono quelle del Centro e del Sud. Calabria, Basilicata e Sicilia detengono il primato nell’indice di imprenditorialità bio, rispettivamente con 335,1, 238,6 e 164,5 operatori nel biologico ogni 100 mila abitanti. Calabria, Sicilia e Lazio sono prime per superficie agricola destinata alle colture biologiche mentre gli allevamenti biologici sono più diffusi in Sardegna, Valle d’Aosta e Sicilia. Marche, Trentino Alto Adige e Umbria sono prime per diffusione di punti vendita bio.

TURISMO - Nel settore turismo, le regioni che mostrano le migliori performance sono quelle del Nord e del Centro. Tutte le regioni del Nord, tranne la Liguria, occupano i primi posti della classifica sulla densità di piste ciclabili e Toscana, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna sono le più virtuose in tema di coste non balneabili per inquinamento. Rispetto alla diffusione di alloggi agri-turistici, tuttavia, le performance migliori sono espresse dalle regioni del Centro e del Sud. Umbria, Marche e Molise sono le regioni più virtuose, rispettivamente con 6,8, 4,8 e 4,0 alloggi agri-turistici ogni 10 mila arrivi.

EDILIZIA - Nel settore edilizia, le regioni che esprimono le migliori performance sono quelle del Nord e del Centro. Le regioni del Nord coprono tutte le prime otto posizioni nell’indicatore sulle detrazioni fiscali del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici e, rispetto alla potenza installata solare-fotovoltaica in Conto Energia su edifici, al 1° e al 3° posto si collocano di nuovo il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia, rispettivamente con 160,5 e 62,4 KW di potenza installata ogni 1.000 abitanti. Tra queste, si inserisce al 2° posto la regione delle Marche (66,8 KW/1.000 abitanti).

TRASPORTI - Nel settore mobilità, sono le regioni del Sud a mostrare nel complesso le migliori performance. Rispetto alle emissioni di CO2 da trasporti, Campania, Basilicata e Calabria presentano i risultati migliori. Per quanto riguarda la diffusione di autobus, le regioni più virtuose sono Basilicata e Molise, con oltre 3 autobus ogni 1.000 abitanti, contro una media nazionale di appena 1,6, e in Liguria, Lazio e Campania è più alta la percentuale di utenti di mezzi pubblici sul totale delle persone che usano i mezzi di trasporto. Rispetto alla dotazione di parcheggi di corrispondenza vanno meglio, invece, le regioni del Centro-Nord e, in particolare, Lazio, Emilia Romagna e Toscana.

RIFIUTI - Rispetto al settore rifiuti sono le regioni del Nord e del Centro ad avere i comportamenti più virtuosi. Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia sono prime per raccolta differenziata, rispettivamente con il 57,8%, 57,5% e 49,9% di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani, contro una media nazionale del 33,6% e valori che scendono al 7,3% in Sicilia. Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Veneto presentano i valori più bassi di rifiuti smaltiti in discarica, rispettivamente il 6,7%, 14,5% e 22,0%, contro una media nazionale del 48,0% e regioni come la Sicilia e il Molise che sfiorano il 90%.