1. Home
  2. Notizie e Mercato
  3. Fotovoltaico: Cappellacci, il 9 aprile Conferenza Tecnica

Fotovoltaico: Cappellacci, il 9 aprile Conferenza Tecnica

Energie rinnovabili di
5/5
votato da 1 persone
Il 9 aprile sarà convocata una conferenza tecnico- operativa del settore per definire le proposte da presentare all'attenzione del Consiglio Regionale.

Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci ha annunciato che “La Regione vuole promuovere le energie alternative e desidera che la Sardegna diventi un modello di eccellenza in questo campo. Per questo ha avviato un processo che prevede una fase di ricognizione aperta alla partecipazione degli attori del settore. Intendiamo mettere ordine alla materia e siamo disponibili a lavorare insieme per rimuovere le criticità”.

Cappellacci  ha messo in luce alcuni aspetti delle recenti delibere della Giunta, su cui gli imprenditori hanno chiesto chiarimenti. Il presidente ha chiarito che il fine principale è quello di avere le migliori ricadute per la Sardegna in termini produttivi e occupazionali. La capacità economica richiesta rispetto alla realizzazione, alla gestione degli impianti ed alla fase di ripristino ambientale è commisurata alle dimensioni dell’impianto stesso, tale requisito non esclude le piccole e medie imprese, semmai è pensato per difenderle dall’assalto dei meri ‘venditori di certificati’.

In questo senso devono essere interpretati i termini ‘primaria importanza’. Il presidente intende dare luogo a un sistema che crei la filiera. Pertanto i criteri che adotteranno daranno preferenza a coloro i quali ‘faranno rete’ ed assicureranno al loro sistema economico e sociale le ricadute derivanti da questa attività strategica per lo sviluppo della Sardegna.

Quanto alla questione delle aziende agricole, Cappellacci a precisato. “Siamo a favore dell’interazione tra agricoltura e produzione di energia e per la collaborazione tra imprese dell’uno e dell’altro settore. L’unica cosa che non vogliamo è lo stravolgimento delle aziende agricole e del compito essenziale che devono poter continuare a garantire al nostro sistema produttivo”.