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Fotovoltaico: la situazione negli altri Stati europei

Energie rinnovabili di
Nei principali paesi europei si intende tagliare gli incentivi al settore. Riassumiamo in particolare le situazioni di Germania, Spagna, Francia, Turchia e Repubblica Ceca


In un periodo particolarmente delicato per il settore delle energie rinnovabili in Italia, è utile tracciare un quadro delle più interessanti normative a livello europeo. Qui di seguito riportiamo le principali peculiarità legislative di Germania, Spagna, Francia, Turchia e Repubblica Ceca.

1) Germania
Il Governo tedesco ha confermato che, nel luglio di quest’ anno, taglierà gli incentivi all’energia solare fino al 15% (inizialmente era stato previsto che i tagli avessero avuto effetto dal 2012). Il Parlamento sarà chiamato a votare la proposta il mese prossimo. Con questo meccanismo le installazioni di impianti non dovranno essere superiori a 2,5 GW

2) Spagna
Il Governo spagnolo ha deciso di tagliare le sovvenzioni ai produttori di energia solare. Attualmente, gli incentivi vengono concessi fino al raggiungimento del tetto massimo di 1753 ore di lavorazione dell’impianto, ma con la proposta del Governo, il tetto massimo di ore scenderebbe a 1250.

3) Francia
Il Governo francese ha già sospeso i progetti relativi all’energia solare di capacità maggiore a 3 KW per tre mesi e sta pensando di tagliare i sussidi per limitare l’ulteriore crescita del settore.

4) Turchia
Per limitare la speculazione, la Turchia ha emanato una nuova legge sui sussidi al fotovoltaico che saranno determinati in base al dollaro e non più all’euro. In accordo con i produttori di energia solare, saranno pagati 13,3 centesimi di dollari per ogni Kw orario prodotto.

5) Repubblica Ceca
Il Senato ha approvato una nuova legge che prevede una tassazione del 26% per la produzione di energia solare nei prossimi 3 anni, così come una tassa del 32% sui crediti del carbonio a carico delle aziende del solare per i prossimi 3 anni. La tassazione si applica agli impianti che riceveranno incentivi per un periodo di 20 anni, ma saranno quegli impianti solari che non superano i 30 Kw.


Appare evidente come anche in altri Paesi si intenda tagliare gli incentivi al fotovoltaico. Tuttavia, in Italia il maggior problema non sono i tagli, quanto la mancanza di certezze. Il Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani è chiamato a sciogliere al più presto i dubbi.