Il futuro del fotovoltaico passa anche dai materiali che proteggono le celle solari: ENEA ha sviluppato speciali film plastici in grado di migliorare affidabilità e durata dei pannelli. Questi incapsulanti a base di poliolefine si distinguono per l’elevata trasparenza ai raggi UV, consentendo di sfruttare l’intero spettro solare e ottimizzare la produzione energetica. I risultati dei test condotti al Laboratorio Dispositivi Innovativi del Centro Ricerche ENEA di Portici sono stati pubblicati su Polymer Degradation and Stability. Entriamo nel dettaglio.
Durante gli esperimenti, mini-moduli fotovoltaici ricoperti da diversi materiali sono stati sottoposti a invecchiamento accelerato per valutare degrado e prestazioni elettriche. “Le analisi hanno mostrato differenze significative nella perdita di corrente di cortocircuito, ossia la massima corrente erogabile sotto luce piena”, spiega Valeria Fiandra, ricercatrice ENEA e coautrice dello studio. I moduli con EVA, materiale standard, hanno perso l’1,4%, mentre quelli con POE hanno registrato una riduzione dell’1,1%. Miglior risultato per la TPO, con degrado minimo dello 0,2%, confermandosi la più resistente ai raggi UV.
La TPO, termoplastica, può essere fusa e solidificata più volte senza alterazioni chimiche, rendendola riciclabile, a differenza dell’EVA reticolata. La POE, stabile chimicamente e termicamente, resiste a calore, luce e umidità senza scolorire o degradarsi. L’EVA, pur essendo trasparente e aderente, produce acido acetico durante l’invecchiamento, riducendo l’efficienza dei pannelli e causando corrosione.
Fotovoltaico: l’importanza dei test effettuati
“Sebbene le poliolefine siano presenti sul mercato da anni, mancavano test a lungo termine su moduli reali”, sottolinea Fiandra. Per prevenire degrado, gli incapsulanti moderni filtrano i raggi UV con agenti assorbenti e antiossidanti, proteggendo le celle. Tuttavia, meno UV significa anche minore energia generata, motivo per cui l’innovazione punta oggi a combinare alta trasparenza e resistenza alla radiazione, aumentando efficienza e durata oltre i 25 anni.
Questo studio fornisce alle aziende dati fondamentali per scegliere materiali affidabili e duraturi, comparando i nuovi film alle prestazioni dell’EVA. Parallelamente, ENEA sta sperimentando coating fluorescenti a base di poliolefine, in grado di assorbire e riemette luce con lunghezze d’onda ottimali per le celle, potenziando ulteriormente l’assorbimento e le performance dei moduli fotovoltaici.