Futuro energetico: quale potenziale per il fotovoltaico?

Energie rinnovabili di Marco Zibetti
la parola a...Dott. Marcello del Vecchio, Sales Director Enfinity Italia


1. Buongiorno Dott. Del Vecchio, come vede il futuro energetico dell’Italia?
L'Italia ha tutte le caratteristiche per diventare un modello di "paese rinnovabile". A parte il fatto di essere uno dei paesi di Europa con il massimo irraggiamento, l'Italia è anche ricca di piccoli fiumi e torrenti che possono essere sfruttati per la produzione mini-idroelettrica. Anche vento e biomasse utilizzate per la produzione distribuita sono sicuramente da considerare per il futuro energetico del nostro paese. Tutte queste tecnologie accompagnate dallo sviluppo delle reti intelligenti o "smart grid" ci aiuteranno a produrre e a consumare meglio nel futuro.   

2. Quale potrebbe essere il potenziale del fotovoltaico nei prossimi anni?
Dare una stima numerica del potenziale non è semplice. Se prendiamo ad esempio l'Italia la crescita dal 2007 ad oggi è stata, paragonata ad altre fonti, esponenziale, certo anche grazie agli incentivi e a una riduzione del prezzo dei moduli fotovoltaici. L'obiettivo ambito dagli operatori è arrivare  alla "grid parity" ovvero all'equivalenza di costo del kWh fotovoltaico e del kWh prodotto con fonti tradizionali.

3. Quali sono le principali sfide da dover affrontare?
La normativa è certamente uno dei nostri maggiori problemi. E' spesso frammentaria e mutevole non solo per le energie rinnovabili ma in generale per tutto il settore energetico. Il settore fotovoltaico non ha al momento operatori dominanti; è un business distribuito che genere valore lungo tutta la catena, dal piccolo installatore agli investitori. Sicuramente un'altra sfida è mantenere questo assetto di valore distribuito e farne comprendere a tutti i livelli l'impatto positivo anche dal punto di vista di creazione di nuove figure professionali e nuovi posti di lavoro.     

4. Quale potrebbe essere la chiave per la sostenibilità del settore?
Come già detto un quadro normativo chiaro e duraturo permette di prevedere meglio investimenti nel settore e non costringere alcune realtà alla strategia del "mordi e fuggi" che non consolida il mercato.



* Questo articolo è tratto da Comunicare Energia, N° 2 Mar-Apr 2011.

Comunicare Energia è il magazine multimediale e gratuito dedicato alle Energie da Fonti Rinnovabili e al Risparmio Energetico.

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