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Gli Architetti plaudono alla proposta di legge sulla bellezza: il futuro non è solo nel Pil

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“La mancanza di bellezza - commenta Matteo Capuani del Cnappc - apre la strada alla speculazione e al malaffare, permettendo di dare valore a cose pessime e di cattiva qualità”


Gli architetti italiani tornano sul tema della "bellezza". Lo fanno all'indomani della presentazione della proposta di legge costituzionale presentata dall'Onorevole Pellegrino (SEL), volta ad introdurre questo elemento nell'articolo 1 della nostra Carta fondamentale.

Per Matteo Capuani, membro del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, serve farlo perché "gli estensori della Costituzione  non avevano idea dell'aggressione dei territori che sarebbe avvenuta anni dopo, della realizzazione di brutte periferie e di ecomostri. Ma anche perché  il Paese non può fondare i propri progetti per il futuro solo sul PIL e gli equilibri di bilancio".

"La mancanza di bellezza- continua - apre la strada alla speculazione ed al malaffare permettendo di dare valore a cose pessime e di cattiva qualità. Ed infatti se etica ed estetica rapportate alla bellezza, attraverso i concorsi, avessero affiancato i parametri di controllo delle grandi opere forse ci sarebbe stata più trasparenza, più legalità e maggiore qualità negli interventi".

Per Capuani, "la strada da perseguire è quella di attivare politiche di Riuso, Rigenerazione urbana sostenibile, che orientate alla riconquista della bellezza possono ridare dignità, creare lavoro, intervenire su paesaggi e territori "malati", insicuri per riconsegnarli ai cittadini; impedire che le città, il cui futuro è nei servizi digitali, si trasformino, però, in monumenti alla tecnologia e al funzionalismo".

"Nella bellezza del nostro Paese - conclude - c'è la storia e la memoria passata del nostro popolo, la coscienza di tutti noi, e la visione di un futuro possibile per il nostro Paese. Ecco perché le tutele previste dalla Costituzione dovrebbero avere come fine proprio la bellezza: se così non sarà, finiremo solo per adempiere a percorsi tecnico amministrativi del tutto privi da qualità".