Un gruppo di operatori e di investitori stranieri in campo energetico ha bocciato le disposizioni contenute nel Quarto Conto Energia e a questo proposito ha avviato una procedura di contenzioso internazionale contro la Repubblica Italiana in virtù dei principi sanciti dal Trattato sulla Carta dell'Energia di Lisbona del 1994.
Tra gli investitori che esprimono il loro disappunto vi sono Aes Solar Energy Bv, Akuo Energy S.a.s., Martifer Solar e Fotovoltaico Renewable Ventures i quali, in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, e al Ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, evidenziano gli aspetti critici dell'attuale bozza del decreto.
Gli investitori nello specifico, sostengono di aver avviato in Italia importanti investimenti nel settore dell'energia solare sulla base di un quadro normativo che si è perfezionato nell'agosto 2010 e, successivamente disatteso dalla maggioranza di Gpverno, che a breve potrebbe essere sostituito dal Quarto Conto Energia dal contenuto "fortemente peggiorativo, retroattivo e discriminante".
Per i ricorrenti le disposizioni del Quarto Conto Energia, allo stesso modo di quelle previste dal decreto Rinnovabili,sono in forte contrasto con gli obblighi imposti in forza del Trattato sulla Carta dell'Energiae con gli obblighi di crearecondizioni stabili, eque, favorevoli e trasparenti per gli investitori stranieri che investono in Italia, nonché con i principi di "trattamento, piena tutela e sicurezza degli investimenti" e di "divieto di pregiudicare con misure ingiustificate e discriminatorie la gestione, il mantenimento, l'impiego, il godimento e l'alienazione degli investimenti".
Gli investitori, in questo contesto, invitano il Governo italiano ad emanare un "provvedimento più equo al fine di tutelare e non pregiudicare gli investimenti già effettuati, consentendone il completamento".
