I nuovi condoni edilizi sono una ‘scelta scellerata’

Edilizia di Marco Zibetti
Legambiente: “Così non si fa il bene al Paese, territorio fragile a rischio sismico e idrogeologico, non si tutela il territorio, non si pensa alla sicurezza dei cittadini e del patrimonio edilizio”

Nel Dl Genova, recentemente approvato, figurano i condoni edilizi che tanto hanno fatto discutere. Il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, si scaglia contro la scelta del Governo. “In Italia, per la quarta volta nella storia del Paese, ha vinto la politica dei condoni a dispetto della legalità, della lotta all'abusivismo e dell'onestà tanto decantata dai Cinque Stelle. Evidentemente la sicurezza dei cittadini e la tutela del territorio non sono un tema così prioritario per questo Governo e quanto accaduto al Senato ne è una prova".

“L'Aula di Palazzo Madama ha approvato, senza guardare in faccia nessuno, il Decreto Genova, mantenendo all'interno del provvedimento le norme salva abusi previste per l'isola di Ischia e le zone terremotate del Centro Italia e bocciando l'emendamento contro il condono Ischia che aveva avuto il via libera due giorni fa in Commissione ambiente e lavori pubblici. Una scelta scellerata che di certo non fa bene al Paese, territorio fragile a rischio sismico e idrogeologico, alla tutela del territorio, alla sicurezza dei cittadini e del patrimonio edilizio".

“Ora con questo Decreto nell'isola di Ischia le case abusive e terremotate nel 2017 saranno sanate e ricostruite con soldi pubblici anche in zone a rischio idrogeologico e sismico, grazie alla valutazione di istanze inevase dai Comuni utilizzando la normativa molto permissiva del 1985; mentre nella zone terremotate del Centro Italia saranno condonati gli abusi fatti fino all'estate del 2016, riaprendo i termini temporali del condono del 2003. E soprattutto con queste due sanatorie il rischio evidente è che quanto accaduto a Ischia e nel Centro Italia, possa essere replicato in altre parti del Paese, dando il via ad una nuova sanatoria diffusa e a nuovi abusi".


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